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Joss Whedon confessa: “Girare Avengers: Age of Ultron mi ha distrutto”

Il regista ospite al Tribeca Film Festival: "Ho reso un cattivo servizio al film, allo Studio e a me stesso"

Avengers: Age of Ultron

19.04.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il Tribeca Film Festival, che nel 2012 aveva accolto l'anteprima di The Avengers nella serata di chiusura, ha accolto quest'anno la confessione di un Joss Whedon decisamente più disilluso di quattro anni fa. Whedon ha chiacchierato con Mark Ruffalo durante un incontro con il pubblico, confessando la sua frustrazione riguardo Avengers: Age of Ultron.

“La lavorazione mi ha distrutto – ha detto il regista – In parte per i conflitti con la Marvel, che sono inevitabili. Ma in gran parte per problemi miei”. Whedon si è preso la colpa per i difetti del film, sostenendo di aver fallito: “Ho reso un cattivo servizio al film, allo Studio e a me stesso. Ed è un peccato sentirsi così, perché sono fiero del film. Le cose che non mi sono riuscite bene mi frustrano enormemente, e probabilmente ce ne sono di più qui che negli altri film che ho fatto. Ma è anche vero che per la seconda volta mi hanno concesso di fare un film tremendamente personale, che parla dei miei sentimenti verso l'umanità, in modi molto esoterici e bizzarri e con un budget di centinaia di milioni di dollari. Il fatto che la Marvel mi abbia dato questa opportunità è assurdo e bellissimo, e il fatto che ne sia uscito sentendomi come un miserabile fallito è altrettanto assurdo, ma non in senso buono”. Ruffalo ha detto di averlo pregato in tutti i modi di tornare a dirigere un progetto Marvel, da Avengers 3 e 4 a Hulk 3, persino a Thor 3. “L'ho implorato, ma lui ha detto che non lo farà mai più”, ha rivelato l'attore.

Nel frattempo, Whedon ha iniziato a lavorare a un nuovo progetto, di chi ha scritto la sceneggiatura. Il regista ha raccontato di aver pianto al ristorante, mentre la scriveva: “Ho scritto tutto di getto e piangevo così tanto in pubblico che il ristorante ha chiuso, il cameriere è venuto verso di me, poi si è voltato ed è tornato indietro. Ho dovuto togliermi la maglietta e soffiarmici il naso. Non riuscivo a stare in piedi o a smettere di piangere. Sono salito in macchina – che fortunatamente guidava qualcun altro – e ho continuato a piangere. Avevo appena scritto il finale del film e sono sicuro che funzioni”.

Fonte: Variety