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Daniel Radcliffe alle radici dell'horror

"The Woman in Black", ghost story diretta da James Watkins, convince la critica

The Woman in Black - Daniel Radcliffe

03.02.2012 - Autore: Marco Triolo
“'The Woman in Black' è vecchio stampo e ne è orgoglioso. Una storia di fantasmi vittoriana dalla struttura classica con un paio di spaventi ben fatti, un'atmosfera lugubre e una durata molto ragionevole di novantasei minuti”. La citazione proviene dalla recensione di “The Woman in Black” sul sito HitFix, e riassume in poche parole l'opinione generale della stampa a proposito del film di James Watkins, con cui Daniel Radcliffe dà il via alla sua carriera post-Harry Potter.

The Woman in Black con Daniel Radcliffe convince - Daniel Radcliffe in una scena

La pellicola, tratta da un romanzo di Susan Hill e prodotta dalla rinata Hammer Films, vede Radcliffe nei panni di Arthur Kipps, un avvocato vedovo con figlio a carico che viene inviato dal suo capo in un villaggio dello Yorkshire, per occuparsi dell'eredità di una donna scomparsa di recente. Lì, scoprirà che terribili segreti si annidano nella villa della donna, isolata dal resto del villaggio dall'alta marea dell'oceano: uno spettro malevolo si aggira per i corridoi e sta uccidendo i bambini del paese. Kipps lascia da parte il suo dovere e, con l'aiuto di un abitante del posto (Ciaran Hinds), indaga sui frequenti rumori e le manifestazioni spettrali della casa.

“Nonostante svariati elementi siano cliché del genere – scrive USA Today – il film mantiene lo spettatore nel dubbio con il suo forte senso di mistero. Il pubblico potrebbe dividersi, però, sul finale”. Ma: “A differenza dei moderni horror come 'Saw', dove la violenza raccapricciante finisce per smorzare la paura, 'The Woman in Black' è un horror vecchia scuola che enfatizza la suspense a scapito di sangue e viscere”. E' d'accordo il Los Angeles Times: “Anche se la storia non è raccontata in maniera sottile, la sua schietta purezza è il suo più grande pregio”. FirstShowing, pur non avendo apprezzato il finale, afferma che “a parte qualche difetto, il film funziona nel costruire suspense e un senso di terrore”. Ma soprattutto, loda la performance di Radcliffe, che “sembra prendere il film sul serio quanto Watkins” e gestisce il suo ruolo con “massima sincerità”. Eppure, “non mette mai in ombra la vera star, l'atmosfera e l'ambientazione dell'inquietante villa”.

The Woman in Black con Daniel Radcliffe convince - Il vero protagonista del film

Non mancano le opinioni meno entusiaste: “'The Woman in Black' torna indietro agli horror del passato – scrive Reason.com – ma con essi condivide anche il ritmo narcolettico che appesantiva alcuni di quei vecchi film”. “Ogni regista horror deve ricordare che non bisogna spiegare al pubblico quando spaventarsi, perché quando il momento arriva, lo capirà da solo – nota il sito Bullz-Eye.com – Questo è un errore che il film commette diverse volte. La storia è coinvolgente, ma l'esecuzione è paternalistica”.

The Woman in Black”, in uscita il 2 marzo, è distribuito in Italia da Videa Cde. Per saperne di più, guardate il trailer.