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La critica su Nonno scatenato e la coppia DeNiro, Zac Efron: “Una mostruosità volgare e irritante”

Nei cinema italiani dal 13 aprile il film diretto da Dan Mazer. “Una raffica di battute razziste e omofobe” a cui “manca il coraggio delle sue oscene convinzioni”

Nonno scatenato

22.01.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
FOTO: DENIRO E LA COMMEDIA, UNA PERDITA DI TEMPO (E REPUTAZIONE)?

Se pensavate che Robert De Niro avesse già toccato il nadir della propria carriera con Vi presento i nostri e Il grande match, Nonno scatenato vi farà cambiare idea. Almeno se c'è da credere alle prime recensioni del film, ma il verdetto è talmente unanime da lasciare pochi dubbi: il film detiene già il poco invidiabile 0% sul sito aggregatore di recensioni RottenTomatoes.

“Una commedia grezza e di bassa lega che vede le sue star correre a intascare l'assegno sghignazzando e lascia il suo pubblico con a malapena un sorriso – lo definisce Todd Jorgenson di Cinemalogue – Questa mostruosità si sforza di essere tagliente e oltraggiosa, senza rendersi conto di non avere mezza idea originale. Il film è volgare e irritante anziché essere divertente, e non abbastanza furbo da sapere la differenza”.



Nonno scatenato (titolato così dopo lo scartato e più filologico “Nonno zozzone”) vede De Niro nei panni di un vedovo che, con un sotterfugio, convince il nipote avvocato (Zac Efron), in punto di sposarsi, ad accompagnarlo da Atlanta a Boca Raton, in Florida. Il motivo è presto detto: dopo decadi di fedeltà coniugale, nonno Dick (doppio senso sicuramente voluto) è ansioso di dare la caccia alle studentesse universitarie che affolleranno le spiagge durante lo Spring Break. I due, tanto per aggiungere gag su gag, attraversano l'America a bordo della Mini rosa della fidanzata di Efron.

Dirige il tutto Dan Mazer, sceneggiatore di Borat e Bruno, e scrive John Phillips, impegnato nella stesura di Babbo bastardo 2 (speriamo in bene...). Phillips “riempie ogni battuta con una raffica di frecciate sessiste, razziste, omofobe e in generale sgradevoli”, scrive Isaac Feldberg di We Got This Covered. Ma d'altro canto, il target del film è composto da “misogini amanti della birra che amano trattare le donne come oggetti e denigrarle apertamente come fa Dick, senza ripercussioni”. Il problema scatta nel terzo atto, quando il film “tenta di riconciliare il machismo tossico e la devianza sessuale che i personaggi incarnano con stucchevoli messaggi sull'essere fedeli a se stessi e non lasciarsi sfuggire la vita”.



Un problema che rilevano anche altri: “Nonno scatenato non ha nemmeno il coraggio delle sue convinzioni anarchiche – scrive Frank Scheck di The Hollywood Reporter – e abbandona di frequente il suo umorismo privo di gusto per concedersi scene sentimentali in cui i personaggi si confessano col cuore in mano accompagnati da musica sdolcinata”. “I dialoghi scioccanti – conferma Wendy Ide di ScreenDaily – sono castrati dalla mancanza di una storia coerente e da una giustificazione sentimentale che risulta ipocrita”. “Questo genere di commedia necessita di essere affilata e senza compromessi. E, per quanto ci siano innegabili momenti divertenti qui, a Nonno scatenato manca il coraggio delle sue oscene convinzioni”.

Un velo pietoso anche sugli interpreti. “Che abbia bisogno dei soldi, oppure semplicemente ami lavorare o abbia un forte desiderio di piacere alle nuove generazioni, De Niro deve seriamente ripensare alle priorità della sua carriera – prosegue Frank Scheck – Sta bene che un attore così brillante senta il bisogno di appagare il suo talento comico, ma se continua a fare robaccia del genere rischia di compromettere un'immagine forgiata nel corso di decenni”. Per quanto riguarda Zac Efron, Wendy Ide ha l'ultima parola: “Recitano meglio i suoi pettorali”.

In uscita il 13 aprile, Nonno scatenato è distribuito in Italia da Eagle Pictures. Qui il trailer.