Sunshine

Sunshine - Locandina

Anno 2057. Il sole sta morendo e gli esseri umani rischiano l'estinzione. Otto astronauti vengono inviati nello spazio per andare incontro all'astro con uno strumento che dovrebbe prevenirne la morte, ma lungo il viaggio l'equipaggio perde il collegamento radio con la Terra ed una serie di avvenimenti rischia di minare l'unica speranza di salvezza per il genere umano...

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Sunshine
GENERE
NAZIONE
United Kingdom
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
20th Century Fox
DURATA
117 min.
USCITA CINEMA
20/04/2007
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2006
Siamo nel 2057: la terra è sotto l'effetto di una glaciazione totale, causata dal fatto che il sole si sta spegnendo. A sette anni dalla missione fallita della prima astronave, la Icarus II si sta dirigendo verso di esso per mettervi dentro una bomba nucleare in grado di ridargli energia. Si tratta dell'ultima possibilità per la razza umana, quindi la missione ha assoluta necessità di successo. La situazione si complica quando l'astronave riceve un segnale di S.O.S. dalla Icarus I, data per dispersa. Cosa fare? Salvare i superstiti del primo tentativo o portare a termine la missione sacrificando tutto quello che viene ritenuto sacrificabile? L'equipaggio, diviso tra scienziato e militari, si spacca sul da farsi, rischiando di compromettere seriamente il compito loro affidato...

Giunti alla terza collaborazione dopo "The Beach" (id., 1998) e "28 Giorni dopo" ("28 Days Later, 2002), lo sceneggiatore Alex Garland ed il regista Danny Boyle hanno deciso di cimentarsi con un genere "alto" come la fantascienza spaziale, resa eccellente da maestri come Stanley Kubrick, Ridley Scott e Andrei Tarkovski. Produzione britannica dal budget abbastanza contenuto - 40 milioni di dollari -, "Sunshine" dimostra fin dalle prime immagini di aver fatto propria la lezione estetica degli autori appena citati, riproponendone un aggiornamento che ne esalta il lato visivo. Boyle realizza infatti un'opera dall'estetica preziosa, capace di affascinare con la forza delle immagini.

Dove la pellicola non convince del tutto è invece nella sceneggiatura di Garland, che evidentemente invece di far proprio il lavoro dei film precedenti ha in molti punti soltanto scopiazzato i loro meccanismi narrativi: gli snodi della storia in molti punti sono decisamente meccanici, e palla seconda parte del film si assiste quasi ad uno scimmiottamento di “Alien” (id., 1979). Dal canto suo, il nutrito cast di attori fornisce una prova generale più che discreta, anche se alcuni di loro _vedi ad esempio Cillian Murphy – non sembrano propriamente adatti al rispettivo ruolo. Alla fine a convincere maggiormente è Chris Evans, preciso ed autoritario nel personaggio che probabilmente è quello sviluppato con maggiore coerenza.

Molto affascinante nella confezione, “Sunshine” perde tanto del suo impatto perché sorretto da una storia già vista, e troppo meccanica nella suo scorrimento verso la fine. Boyle si dimostra comunque un regista di sicuro talento, molto abile nel riproporre al pubblico un tipo di cinema intelligente e raffinato. Anche se imperfetto, questo lungometraggio dimostra come si possa ancora fare cinema di fantascienza senza ricorrere per forza agli effetti speciali gratuiti: un cinema di sensazioni, dove la bellezza ed il tempo della visione contano più della facile e gratuita momentaneità dell'emozione preconfezionata.