The Nice Guys

The Nice Guys

Nella Los Angeles degli anni 70, libertina, stravagante e decisamente trendy, un investigatore privato, Holland March, e un detective senza scrupoli, Jackson Healy, si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e la morte di una porno star che apparentemente non sembrerebbero correlate: scopriranno che un semplice omicidio nasconde il caso del secolo!

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Nice Guys
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Lucky Red
DURATA
116 min.
USCITA CINEMA
01/06/2016
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2016
di Pierpaolo Festa

The Nice Guys è uno dei quei film che ti fanno entrare nel mood già da quando sullo schermo appaiono i marchi delle case che lo hanno prodotto. Le note del chitarra "wah wah" frenetica alla Shaft risuonano nella location di Cannes (dove il film è stato presentato fuori concorso) come una boccata di aria fresca: ci ritroviamo con un sorriso stampato sulla faccia prima ancora di aver visto un vero fotogramma del film.

E si parte subito al galoppo con la panoramica sulla Los Angeles di fine anni Settanta: una macchina si schianta all'interno di una casa. Da lì a poco avremo donne nude, sangue, morte. Ci sa fare Shane Black, uno degli uomini migliori di Hollywood quando c'è da sporcarsi le mani con l'azione e allo stesso tempo da tutto quel sangue in scena distillare uno humour personale molto diverso dalle varie "tarantinate" degli ultimi vent'anni. Anzi, se qualcuno dei due imita l'altro, quello non è Black.
 
The Nice Guys è un gioiellino, come lo era quello stesso Kiss Kiss, Bang Bang che Black ha diretto undici anni fa. Forse meno brillante di quello ma più scatenato. La coppia di protagonisti che sulla carta funziona così bene prende vita in maniera "notevole" nel momento in cui ritroviamo davanti ai nostri occhi due attori mai stati così felici di trasformarsi: Russell Crowe che trova la simpatia per una volta all'interno dei suoi ruoli da duro e un Ryan Gosling in versione cartone animato mezzo Willy il Coyote mezzo Bugs Bunny. Intelligente e astuto e allo stesso tempo quello che si sacrifica per incassare calci e pugni da tutte le parti.

Lo script e le gag si sposano con grande naturalezza: si ride e ci si affeziona ai protagonisti al punto da temere per loro quando li troviamo in mezzo ai colpi d'arma da fuoco. Applausi per il look del film e per il setting losangelino importante quanto gli stessi protagonisti: da anni non vedevamo una Los Angeles così memorabile e così sporca sul grande schermo.