Maleficent

Maleficent

La fiaba La bella addormentata nel bosco narrata dal punto di vista della perfida strega Malefica. Una bella e giovane donna dal cuore puro con impresssionanti ali nere, Malefica vive una vita idilliaca immersa nella pace della foresta del regno, fino a quando, un giorno, un esercito di invasori umani minaccia l'armonia di quei luoghi. Malefica diventa la più fiera protettrice delle sue terre, ma rimane vittima di uno spietato tradimento, ed è a questo punto che il suo cuore comincia a tramutarsi un pietra. Decisa a vendicarsi, Malefica affronta una battaglia epica con il re degli umani e, alla fine, lancia una maledizione contro la piccola Aurora. Quando la bambina cresce, Malefica capisce che Aurora rappresenta la chiave per farle trovare la vera felicità e riportare la pace nel regno

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Maleficent
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Walt Disney Pictures
DURATA
97 min.
USCITA CINEMA
28/05/2014
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2014
di Marco Triolo

Un'intera campagna pubblicitaria basata su un concetto: la nuova Malefica non sarebbe stata una versione rabbonita dell'originale. Nelle intenzioni, Maleficent doveva essere una “re-invenzione” totale della fiaba della Bella addormentata, narrata dal punto di vista del villain della storia. Qualcosa deve essere perÒ andato storto durante la realizzazione, perchÉ il risultato finale È esattamente quello che rischiava di essere: un remake appesantito del cartoon Disney originale e un film costruito a forza su un personaggio addomesticato, che non ha nulla dell'oscura potenza e del carisma della strega di cui porta il nome.

Diretto da Robert Stromberg – scenografo e autore di effetti speciali due volte premio Oscar per Avatar e Alice in Wonderland, qui esordiente alla regia – Maleficent mette in campo almeno un concetto interessante: la malvagitÀ di Malefica (che curiosamente si chiama cosÌ anche quando È buona) È causata da un amore tradito e in generale dalla tendenza umana a voler distruggere ciÒ che c'È di bello nel mondo. All'inizio del film, Malefica È una fata protettrice della natura, una forza antica e semi-divina che veglia sulla “brughiera” e la protegge dal mondo esterno. Poi qualcosa si spezza e da lÌ nasce la strega che tutti conosciamo. Solo che Stromberg e la Disney non hanno il coraggio di andare fino in fondo e perdono da subito il controllo del personaggio e del film: Malefica resta davvero malvagia quanto basta per scagliare l'incantesimo sulla neonata Aurora, ma nella mezz'ora seguente giÀ la vediamo pentirsi e riscattarsi. Non c'È ambiguitÀ, non ci viene raccontato un personaggio moralmente tormentato: a quella fase saranno riservati sÌ e no due minuti. Il resto sono buoni sentimenti e una sfilza interminabile di scene in cui Malefica e Aurora (una irritante Elle Fanning, ma non È colpa sua) giocano con le creature del bosco e si beano della natura incontaminata.

In pratica, Maleficent È una origin story – termine mutuato dai cinefumetti, ma che calza a pennello – costruita intorno a una fiaba che in sÉ sarebbe semplice, ma viene appesantita da inutili voci fuori campo e dalla ormai onnipresente mania di raccontare il passato di qualunque personaggio, sminuendone l'aura di mistero che ne faceva la forza. CosÌ, ad Angelina Jolie resta poco da fare: la sua bellezza algida ben si sposa con il personaggio, ma il suo tentativo di interpretarla come un'anti-eroina femminista vendicatrice della natura cozza con gli interessi del reparto marketing: troppa ambiguitÀ, si sa, fa male al box office.