Magic Mike

Magic Mike - Poster

Magic Mike è uno spogliarellista di successo, ma nonostante i soldi e le donne non gli manchino vuole qualcosa di più. La sua cambia quando incontra Paige, una ragazza che potrebbe convincerlo a lasciarsi alle spalle quella vita.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Magic Mike
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Key Films
DURATA
110 min.
USCITA CINEMA
21/09/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Quello che è mancato alla stragrande maggioranza dei film di Steven Soderbergh è l'equilibrio tra la sua parte “seria”, tendente ad indagare le contraddizioni sociali e politiche del nostro oggi, e il suo lato invece più scanzonato e convincente, messo in evidenza in film come Out of Sight e la trilogia dedicata al furfante Danny Ocean.

Ciò che rende il suo ultimo Magic Mike uno dei suoi lungometraggi più riusciti è dunque il singolare equilibrio che l'opera trova tra le parti più leggere e sfrontate e l'analisi lucidissima ma mai moralistica su ciò che è oggi in America (e quindi nella società occidentale?) la cultura dell'esibizione. Soderbergh riesce a mettere in scena con ironia la versione contemporanea dell'uomo-oggetto, ma allo stesso tempo è impassibile e lucidissimo nel raccontarci che oggi la società statunitense vive un momento di confusione economica, sociale, sessuale e psicologica che rischia di tramortirla.

I vari personaggi messi in scena, senza diventare vuote metafore o peggio ancora macchiette, rivelano ognuno alcuni degli aspetti sopra indicati. Ad esempio la contrapposizione concettuale tra il gestore del “wild bunch” di spogliarellisti Matthew McConaughey e il miglior performer della squadra Channing Tatum è sottile, precisa, sapientemente orchestrata fino al bel finale. Anche il rapporto tra il professionista più navigato e il giovane entusiasta che si lascia affascinare dai soldi facili, dalle donne e dalla vita notturna, evita in questo modo di scadere nel didascalico.

Di Magic Mike alla fine rimangono impressi i dettagli che raccontano con verità lo stato alterato in cui si trovano a vivere i protagonisti del film. Le scene in cui Mike, ogni sera, stira e raggruppa le banconote che ha guadagnato è la testimonianza riflessa di un'America che non riesce a vedere oltre l'oggi e cerca di accumulare senza produrre piani che possano garantirle stabilità in futuro. Dietro le esibizioni, le luci sfavillanti, i locali in festa e le belle donne, il domani è più che incerto.

Soderbergh dà il meglio delle sue capacità registiche nei numeri di spogliarello, orchestrati come veri e propri momenti musical che funzionano a dovere. Tutti i protagonisti maschili sono in parte e hanno la presenza fisica necessaria ai ruoli. Meritevole di segnalazione è soprattutto McConaughey, carismatico e affascinante, ma anche Tatum sta dimostrando di avere presenza scenica. Magic Mike va visto senza preconcetti, perché sotto la superficie della commedia c'è una parabola per niente conciliatoria sul momento di incertezza che stiamo vivendo.