Dragon Trainer 2

Dragon Trainer 2

Cinque anni dopo gli eventi di Dragon Trainer, Hiccup e Sdentato vivono in una Berk molto diversa, in cui umani e draghi convivono in pace. Ma una nuova minaccia si staglia all'orizzonte e i due amici dovranno proteggere ancora una volta il villaggio insieme a Valka, la madre ritrovata di Hiccup, da un'armata di draghi feroci pronti a raderlo al suolo.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
How to Train Your Dragon 2
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
20th Century Fox
DURATA
102 min.
USCITA CINEMA
16/08/2014
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2014
Secondo atto di una storia in tre capitoli, Dragon Trainer 2 si apre con emozionanti sequenze di volo in cui il protagonista Hiccup (ormai un eroe a tutti gli effetti) cavalca il drago Sdentato: la barriera dell'animazione slaccia la cintura di sicurezza per portare gli spettatori e travolgerli a diecimila piedi di altezza, mentre i protagonisti sorvolano le nuvole. È come se fossimo in aria con loro, merito anche dell'effetto 3D in una di quelle rare volte che vale la pena menzionare
 
Ogni disegno, ogni sequenza, punta alla naturalezza, dal momento che È stato possibile affidarsi all'istinto degli animatori, tornati a lavorare "con le loro mani" supportati dal nuovo software chiamato "Apollo". Niente di tutto questo perÒ avrebbe avuto un effetto sorprendente se gli autori non avessero scelto due protagonisti verso i quali il pubblico È disposto a investire emozioni: il guerriero Hiccup ha definitivamente abbandonato l'adolescenza e, in attesa di diventare nuovo leader, sente tutto il peso di questa responsabilitÀ, Sdentato, invece, ha una mimica perfetta, silenzioso e simile a un adorabile un cucciolo domestico ma perfettamente in grado di trasformarsi in guerriero e tirare fuori tutta la sua potenza. 
 
Visivamente affascinante, il film È un mix di trionfo di colori e parentesi dark gelide: tutte le sequenze con il drago alpha, in grado di scatenare un'apocalisse di ghiaccio, lasciano a bocca aperta. I realizzatori espandono quell'estetica medievale giÀ vista nel primo episodio, allo stesso tempo si aprono un po' di piÙ a un look post-apocalittico sia da un punto di vista di scenografie sia per quanto riguarda i costumi di scena, ingegnosi e futuristici, definiti dallo stesso cast "simili a Mad Max"

Lo humour, che di solito È il driver principale delle pellicole Dreamworks Animation, viene usato qui solo per rafforzare le caratterizzazioni dei personaggi: ci si diverte ma si riflette anche su validi spunti narrativi. Scegliendo di trattare l'audience in maniera piÙ matura, trasportandoli dal capitolo precedente a una nuova avventura, questo sequel osa narrativamente, sconfinando verso temi piÙ seri in grado di creare interessanti discussioni tra gli spettatori piÙ giovani e i genitori che li accompagnano.

di Pierpaolo Festa