
Innanzitutto, una presenza di Tom Cruise ridotta al minimo. L'attore, che per anni ha evitato accuratamente di tornare nel ruolo di Maverick, pare abbia accettato di apparire nel sequel a patto che la sua parte sia poco più di un cameo. E' probabile, dunque, che lo vedremo nel ruolo di ufficiale, mentre i veri protagonisti saranno i nuovi Top Gun dell'aviazione americana. Sarà curioso vedere come, e se, gli autori cercheranno di contestualizzare il film nell'America post-11 Settembre: se l'originale era ambientato durante una guerra per definizione “fredda”, “Top Gun II” difficilmente potrà ignorare gli eventi della recente, sofferta, storia americana. E se lo facesse, potrebbe risultare solamente uno sterile e patinato giocattolone da dare in pasto a pubblici poco avvezzi all'attualità. Cosa che in fondo era anche il primo.

Ancora più curioso sarà vedere come il recente stile videoclipparo di Tony Scott potrà applicarsi al nuovo film. Durante una conferenza stampa per la promozione del suo ultimo lavoro, “Unstoppable”, Scott ha rivelato a HitFix che il seguito parlerà anche della fine dell'era dei piloti, sostituiti da droni teleguidati. “Mi sono recato a Fallon, Nevada – ha rivelato – e ho scoperto che adesso è un mondo totalmente cambiato. Ho visto questi nerd esperti di computer pilotare i droni come se fosse un videogioco. Solo che è tutto vero”. E conclude: “Non voglio fare un remake, né re-inventare l'originale. Voglio girare un nuovo film”. Infine, il regista ha dichiarato di voler realizzare un altro film prima di “Top Gun II”, il che significa che dovremo aspettare ancora qualche anno prima di vedere il tanto atteso sequel. Ne varrà la pena?