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Scientology attacca Vanity Fair

La setta religiosa minaccia di azioni legali la rivista per un articolo diffamatorio su Tom Cruise e il suo divorzio

Tom Cruise

17.09.2012 - Autore: Marco Triolo
“Sì, ho mostrato il film a Tom Cruise e sì siamo ancora amici. Il resto però rimane tra noi”. Questo ci aveva detto Paul Thomas Anderson in conferenza a Venezia, in occasione della presentazione di The Master, il film ispirato alla figura di L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology. Tempo una settimana e i fedeli della Chiesa di Hubbard hanno però iniziato a bombardare di e-mail il produttore del film Harvey Weinstein, minacciando ritorsioni. Tutto ciò rientra nella strategia di Scientology che si può riassumere con “Attack the attacker”, cioè attacca chi ti attacca.

Leggete la nostra recensione di The Master.

Un nuovo esempio di tale strategia è emerso proprio nelle scorse ore, quando Scientology ha fatto inviare da un proprio legale una lettera a Vanity Fair, colpevole di aver pubblicato un articolo che rivelava dettagli su una presunta audizione per trovare una nuova moglie a Tom Cruise. A quanto scrive Maureen Orth, una serie di donne sarebbero state sottoposte a un provino, e la vincitrice sarebbe stata Nazanin Boniadi, una bellissima ragazza di origini iraniane. Quest'ultima avrebbe però fatto infuriare Cruise e David Miscavige, leader della setta, per alcuni comportamenti ritenuti indisciplinati e sarebbe stata dunque costretta a pulire i bagni del quartier generale di Scientology a Clearwater, Florida.

Tutti d'accordo negli USA su The Master.

Nel pezzo si arriva a suggerire che Cruise abbia anche fallito nel conquistare famose attrici come Sofia Vergara e Scarlett Johansson, non convinte di entrare nella setta. Si dice inoltre che Miscavige sia solito far ascoltare ai suoi ospiti i nastri delle sessioni di auto-terapia, in cui Cruise rivela alcuni segreti del suo passato, per farsi quattro risate.

The Master tra i vincitori di Venezia 2012.

“Vi scriviamo riguardo il vostro scadente giornalismo, l'intolleranza religiosa e la potenziale responsabilità legale – scrive l'avvocato Jeffrey K. Riffer – Vanity Fair ha ignorato i propri collaboratori che conoscono di persona Mr. Cruise e Mr. Miscavige e che avrebbero sepolto la storia sotto la verità”.

Raggiunto un accordo tra Cruise e Holmes.

Certo, anche i detrattori di Scientology converranno che si tratta di ipotesi esagerate e da tabloid. Una tesi che sostiene anche Bert Fields, legale di Cruise: “L'articolo di Vanity Fair è essenzialmente una rimasticatura di vecchie e stanche bugie precedentemente lette nei tabloid da supermercato, che citano le stesse false 'fonti'. Una storia lunga, noiosa e falsa”.

Fonte: The Hollywood Reporter 
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