Venezia 69: Leone coreano

Leggete qui la nostra recensione di Pietà di Kim Ki-duk

Canta sul palco Kim Ki-duk mentre ritira il Leone d’oro per Pietà, il film che ha conquistato la giuria di Venezia 69 presieduta da Michael Mann. Il canto del regista coreano è il secondo colpo di scena della cerimonia. Pochi minuti prima, infatti, la giurata Laetitia Casta consegna il Leone d’Argento nelle mani sbagliate di Ulrich Seidl. La giuria si accorge di aver invertito i premi. La Casta riprende in mano la situazione ed è così che The Master si porta a casa il Leone d’Argento, mentre il regista austriaco ritira il premio della giuria per il suo Paradise: Faith, ringraziando tutti e dichiarando: “Non sono blasfemo!”. (qui la nostra intervista).

“Ho assistito a giorni pieni di emozione all'insegna di film, maestri, superstar, fondamentalisti, rivoluzionari e anche squali!” – esordisce così la madrina Kasia Smutniak. Pochi minuti dopo il Maestro Mann parla di “Film che hanno modi innovativi di raccontare una storia. E’ stato un compito difficile, ogni giurato ha lavorato con grande dedizione”.

All’inizio sobria e piatta (con ringraziamenti standard), la cerimonia ha poi lasciato posto allo humour nel momento in cui Philip Seymour Hoffman ha ritirato la Coppa Volpi dichiarando: “Sono appena sceso dall’aereo e mi sono messo il vestito poco fa!”. L’attore, premiato ex aequo insieme al collega Joaquin Phoenix ha anche parlato di Paul Thomas Anderson “amico prima, compagno di lavoro dopo. Abbiamo condiviso cinque set e penso che lui sia il migliore”.

A seguire i premiati:

LEONE D’ORO
Pietà Kim Ki-Duk

LEONE D’ARGENTO
The Master, di Paul Thomas Anderson

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Paradise: Love, di Ulrich Seidl

COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE
Ex Aequo: Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman per The Master

COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE
Hadas Yaron per Fill the Void

PREMIO MASTROIANNI PER L’ATTORE EMERGENTE
Fabrizio Falco per E’ stato il figlio e Bella addormentata

OSELLA PER IL CONTRIBUTO TECNICO
Migliore fotografia: Daniele Ciprì per E’ stato il figlio

OSELLA PER LA SCENEGGIATURA
Olivier Assayas per Après Mai

PREMIO LUIGI DE LAURENTIIS PER L’OPERA PRIMA
Kuf (Mold), di Ali Aydin

PREMIO ORIZZONTI YOUTUBE PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Cho-de (Invitation), di Min-young Yoo

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI
Tango Libre, di Frédéric Fonteyne

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM
San zimei (Three Sisters) di Wang Bing

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