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Scott trasforma il prequel di Alien in Prometheus!

Colpo di scena: il già annunciato prequel di "Alien" diventa qualcosa di più originale ed epico che segnerà il grande ritorno alla fantascienza di Sir Ridley Scott

Ridley Scott

17.01.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Trentadue anni fa, Ridley Scott cambiò la storia del cinema, girando una pellicola di fantascienza piena zeppa di tensione e claustrofobia, una storia considerata ancora oggi insuperabile. Adesso il prolifico regista ci riproverà e non sarà affatto facile riuscire a creare qualcosa che sia all’altezza di quel film.

S’intitolerà “Prometheus”, ma fino a poche ore fa era conosciuto come “il prequel di Alien ancora senza titolo”, ci ha pensato la 20th Century Fox a sciogliere ogni dubbio, spiazzando i cinefili con la notizia che non si tratterà dell’annunciato prequel, bensì di una storia fantascientifica originale, che arriverà sugli schermi dal 9 marzo 2012.

Sigourney Weaver e Ridley Scott sul set di Alien

La prima stesura del copione è stata curata dall’esordiente Jon Spaiths che ha lavorato su un’idea dello stesso Scott (a quanto pare l’esplorazione della specie aliena degli Space Jockey). Successivamente è stato Damon Lindelof (autore di “Lost”) a prendere in mano la sceneggiatura, collaborando fianco a fianco col regista ed espandendo la storia in nuove direzioni. I dettagli dalla trama rimangono top secret, quel che è stato rivelato è che il progetto sarà una storia ambientata nello stesso universo di “Alien”, ma non necessariamente legata ad esso: “Mentre ‘Alien’ é stato certamente il punto di partenza di questo progetto, durante il processo creativo è venuta fuori una nuova grande mitologia e un universo in cui abbiamo ambientato questa storia originale – ha spiegato Ridley Scott - I fan di sicuro riconosceranno parti del DNA della saga di ‘Alien’, ma le idee che abbiamo creato sono uniche, grandi e provocatorie. Non potevo essere più felice di così per aver trovato la storia che stavo cercando e per questo mio ritorno a un genere che mi sta a cuore”.

Lo space jockey

Lindelof ha aumentato la dose di entusiasmo, dichiarando: “In un mondo affogato di prequel, sequel e reboot, sono rimasto davvero colpito da quanto fosse originale la visione che Ridley Scott ha di questo film. È coraggioso e profondo e ci auguriamo che sia anche tutto ciò che la gente non si aspetta. Quando da ragazzino andavo al cinema, tenevo i piedi alzati dal pavimento perché avevo paura che qualcosa mi afferrasse le caviglie da sotto, non avrei mai immaginato che un giorno avrei collaborato con l’uomo responsabile di questa mia paura. Lavorare al fianco di Ridley Scott è un sogno che si avvera”.

E’ stato rivelato che saranno ben cinque i ruoli principali: la svedese Noomi Rapace (attualmente sul set del sequel di “Sherlock Holmes) è stata ingaggiata nel ruolo della scienziata Elizabeth Shaw dopo che Scott è rimasto colpito dalla sua performance nei panni di Lisbeth Salander in “Uomini che odiano le donne”. Gli altri nomi che compongono il cast saranno svelati al più presto.

Noomi Rapace nei panni di Lisbeth Salander

Certamente non ci sono dubbi sul talento visivo di Sir Ridley, quel che ci preoccupa é che non possiamo dire lo stesso sui progetti che il regista sceglie, film ben girati ma realizzati senz’anima e spesso poco memorabili: dagli interminabili “Le crociate” e “American Gangster”, al thriller sterile “Nessuna verità”, fino al recentissimo e non troppo amato “Robin Hood”.

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