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L'amore fa male: da Miss Italia a Lady regista

Mirca Viola esordisce dietro la macchina da presa con una storia d'intrecci sentimentali dal ricco cast

L'amore fa male - Diane Fleri, Paolo Briguglia

06.10.2011 - Autore: Alessandro De Simone
“La cosa per cui devo maggiormente ringraziare il cast e la produzione è stata di non avere pregiudizi su di me, ma di avere giudicato prima il progetto. Poi, dopo, le critiche le accetto e ben vengano”. Donna intelligente e risoluta Mirca Viola, un passato da Miss Italia dello scandalo a cui viene revocata la fascia dopo poche ore perché sposata, e una vita professionale nel mondo dello spettacolo di cui la parte migliore è quella sconosciuta. Gavetta sui set, aiuto regista per qualche film e adesso l’esordio dietro la macchina da presa con “L’amore fa male”.

La regista

“Ci provo dal 2007, da quando ho scritto la sceneggiatura con la mia amica Cinzia Panzettini - ha dichiarato alla conferenza stampa romana di presentazione del film la Viola - e finalmente dopo quattro anni ci sono riuscita”. In maniera avventurosa, con un budget ridottissimo e appena quattro settimane di riprese a disposizione per girare una storia ricca di personaggi, intrecci e location. A tutto questo si è aggiunto un rapido doppiaggio di salvataggio a causa di un problema tecnico durante le riprese. Tutti problemi di cui il film risente, ma che ne fanno anche un piccolo miracolo di tenacia e carattere, caratteristiche che devono avere visto in questa signora poco oltre i quaranta e ancora molto affascinante anche gli attori che hanno creduto a quest’avventura.

Stefania Rocca è Germana, un’attrice quarantenne, bella, mantenuta e con una figlia adolescente che ha cresciuto da sola. Nicole Grimaudo è Elisabetta, medico, con un matrimonio infelice. Le loro vite si incontrano una notte, senza sapere che gli intrecci del cuore le avrebbero legate per la vita. Film corale, che vede nel cast anche un ottimo Paolo Briguglia, Diane Fleri, Claudio Bigagli e Stefano Dionisi, L’amore fa male” ha tutti i difetti dell’opera prima e anche quelli dei film a micro-budget, decisamente penalizzato poi dalla mancanza della presa diretta che molto toglie alla spontaneità delle interpretazioni. Gli va riconosciuta, però, una sincerità di scrittura che, anche se con molte ingenuità, non sempre si riscontra in opere nostrane analoghe, un pregio che in un panorama fatto di esordienti che dopo un film si considerano dei padreterni va apprezzato e non poco.

Nicole Grimaudo, Diane Fleri e Stefania Rocca in una scena

Nel cast troviamo anche uno special guest: la Mosca Atomica, al secolo Giammarco Pozzecco, ex grande giocatore di basket per i meno avvezzi alle amenità cestistiche, oggi commentatore televisivo. Una scelta particolare a cui la signora Viola risponde così: “Sono sempre stata un’appassionata di basket e volevo ricordare il mio primo film anche per questo”. Merita un applauso.

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