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Cannes: Woody Allen e la magia di Parigi

Abbiamo incontrato il regista che ha aperto il sessantaquattresimo Festival di Cannes con "Midnight in Paris"

Woody Allen, Owen Wilson, Rachel McAdams

11.05.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
“Mettiamola così, tutti vogliono scappare dalla durezza della vita, e quando si pensa al passato, lo intendiamo spesso come un’epoca di totale fascino ed è lì che liberiamo la nostra fantasia. Per quanto mi riguarda, invece, se mi proietto nelle epoche passate, immagino di andare dal dentista… dove non esiste ancora l’aria condizionata e non posso beneficiare della novocaina… non ci riuscirei, non c’è altra epoca in cui vorrei vivere che questa!”.

Con questa dichiarazione Woody Allen apre la sessantaquattresima edizione del Festival di Cannes, dopo che il suo film “Midnight in Paris” viene presentato fuori concorso e salutato da un responso positivo della critica. Nel film, definito una lettera d’amore per Parigi e per i francesi, Owen Wilson interpreta l’alterego del regista, uno sceneggiatore di Hollywood che sogna di allontanarsi dai film fracassoni per scrivere finalmente un romanzo. Vagando per le strade di Parigi di notte, si ritrova indietro nel tempo, dove incontra scrittori del calibro di Hemingway e Fitzgerald e artisti come Dalì (lo interpreta Adrien Brody).

Woody Allen a Cannes

“Sono da sempre un fan di tutti questi artisti – continua il regista - quindi è stata una cosa molto facile per me parlare di loro, non ho fatto tanta ricerca, ho soltanto immaginato il loro lato comico”. Nel raccontare la genesi di questo progetto, Allen spiega che “la prima cosa è stata trovare un titolo perfetto, Midnight in Paris, un titolo pieno di passione. In quel momento ero felice, anche se non avevo ancora capito su cosa avrei incentrato questa storia. Cosa sarebbe successo a mezzanotte a Parigi? Non ne avevo la minima idea! Sono stato fortunato a trovare una storia, altrimenti avrei rinunciato al titolo...”.

Midnight in Paris” è il sesto film del regista girato in Europa: “Sono sempre stato influenzato dal cinema europeo. Gli autori francesi mi hanno ispirato particolarmente, credo anzi che abbiano ispirato tutti noi americani che volevamo diventare registi. Io mi considero un filmmaker fortunato, tutt’altro che un artista. Se considerate veri artisti come Kurosawa e Bunuel, capirete che non ho niente a che fare con loro. Ho avuto tanta fortuna, alcuni miei film sono riusciti bene, altri meglio, altri anche peggio”.

Carla Bruni Sarkozy in Midnight in Paris

In un piccolo ruolo appare anche Carla Bruni Sarkozy, grande assente all’incontro con la stampa: “Ho fatto colazione dai Sarkozy – racconta Allen - e quando lei è entrata nella stanza, sono rimasto colpito: era bellissima ed elegante, era piena di carisma. Lavorare con lei è stato molto facile, le ho detto che la volevo per un piccolo ruolo, due o tre giorni di riprese, e mi ha risposto subito di sì. Mi ha detto che lo avrebbe fatto perché aveva voglia di raccontarlo un giorno ai suoi nipotini. Era felice del lavoro sul film e di come il nostro direttore della fotografia la aveva inqurata... sapete gli attori ci tengono molto a queste cose...”.

Midnight in Paris” arriverà sugli schermi italiani a dicembre, distribuito da Medusa Film. Vi ricordiamo che visitando il nostro Speciale Cannes 64, potrete leggere tutte le recensioni, gli incontri e i retroscena del grande evento sulla Croisette.

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