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Cannes: tre domande a Emily Browning

Incontro con la rising star australiana, già musa di Zack Snyder in "Sucker Punch", arrivata sulla Croisette per presentare lo scabroso "Sleeping Beauty"

Sleeping Beauty - Emily Browning

12.05.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
“Nella vita sono un po’ nervosetta e tutt’altro che coraggiosa, quindi per una volta ho deciso di essere impavida almeno sul lavoro, per questo ero felice quando mi hanno offerto il ruolo di Lucy” – a parlare è Emily Browning, ventiduenne attrice australiana e rising star vista recentemente nei panni di Baby Doll nell’action onirico “Sucker Punch”.

Al cinema la ricordiamo anche bambina al fianco di Jim Carrey in “Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi”, e adesso l’abbiamo incontrata sulla Croisette dove ha presentato in Concorso, “Sleeping Beauty”, opera prima della scrittrice Julia Leigh. È stata la stessa regista ad affermare: “Emily è riuscita ad incarnare il suo personaggio nella maniera migliore, adoro quella sensazione che si prova guardando la sua performance, quasi come se si toccasse da un momento all'altro la punta dell’iceberg".

Emily Browning in Sleeping Beauty

Ha accettato subito il ruolo di Lucy, pur sapendo che avrebbe interpretato alcune scene ad alto contenuto scabroso?
Ho detto di sì non appena ho finito di leggere la sceneggiatura. Quel personaggio mi metteva parecchio a disagio, per questo ho accettato, perché volevo mettermi alla prova.

Una volta accettato il ruolo, come si è preparata ad interpretarlo?
Per prima cosa mi sono isolata un po’ da tutto e tutti, questo è stato molto importante. Poi ho avuto due settimane per studiare il copione in dettaglio insieme a Julia Leigh. Lei mi ha suggerito alcuni film: il primo che mi ha mostrato è stato “Antichrist” di Lars Von Trier. In quel film ho visto il coraggio di Charlotte Gainsbourg nel dare così tanto al suo personaggio. Dopodiché abbiamo lavorato tanto sul mio fisico: io ho la tendenza a gesticolare molto e rannicchiarmi spesso con le spalle, per questo abbiamo lavorato sulla mia postura.

Rachel Blake, Emily Browning e Julia Leigh a Cannes

Per quanto riguarda invece le scene in cui diversi uomini vanno a letto con il suo personaggio, proprio mentre lei dorme?
Ho studiato tanto la meditazione, quelle scene non richiedevano soltanto che il personaggio dormisse, ma che fosse totalmente assente dalla violenza che viene applicata su di lei. Non ho avuto problemi ad apparire nuda davanti la macchina da presa e sono riuscita a non essere disturbata da quelle scene proprio grazie alla meditazione. 


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