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Marvel e il segreto dei 700 milioni di dollari al sequel di Captain America

Captain America: The Winter Soldier in DVD e Blu-Ray. Intervista a Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios

02.09.2014 - Autore: P.F.
Se è vero che ogni mossa dei Marvel Studios viene calcolata a tavolino per imporsi sui botteghini mondiali, è anche vero che per ogni film c'è sempre un rituale da rispettare prima che venga battuto il ciak sul set. Ce lo rivela l'uomo al timone, Kevin Feige, presidente degli Studios: “Tutti i film che realizziamo cominciano con una pila alta di fumetti, un foglio e una penna. Vogliamo che i nostri film siano diversi l'uno dall'altro. Altrimenti ci annoieremmo, e di conseguenza anche pubblico si annoierebbe. Iron Man 3 è diverso da Thor 2. Captain America: The Winter Soldier è diverso perfino dal film che lo ha preceduto”. 

 
È proprio del sequel di 'Cap' che Feige ci parla, in occasione dell'uscita del film in Home Video con The Walt Disney Company Italia. “L'originale e questo secondo capitolo sono due film completamente diversi – afferma, rivelando chiaramente che Cap, anche da leader degli Avengers, è il nuovo cuore pulsante dell'universo Marvel. Anche lui presto avrà un terzo episodio, le cui riprese inizieranno nella primavera del 2015. “Per il sequel ci siamo ispirati al fumetto The Winter Soldier di Ed Brubaker: volevamo prendere quel tono da thriller paranoico e portarlo nel film”.
 
Come mai la necessità di scegliere quel fumetto? 
Perché ci permetteva di procedere secondo diversi binari. All'inizio vediamo Steve Rogers che cerca di adeguarsi alla modernità. Poi eccolo in fuga, vittima di un complotto di potenti. Trovare un cattivo con un legame stretto con l'eroe è stata la chiave di volta. 
 
Il film ha incassato oltre 714 milioni di dollari in tutto il mondo. Quasi il doppio del primo capitolo. In che modo siete riusciti a internazionalizzare un'icona staunitense come Cap? 
La verità è che gli spettatori, in qualsiasi parte del mondo, si riconoscono in Steve Rogers. È una cosa che va oltre la nazionalità: Steve è un bravo ragazzo, un uomo che ha onore. Non gli importa della ricchezza, non ha ego. È diametralmente opposto a Tony Stark. Ecco perché le persone vogliono identificarsi con lui. 
 
È stata una sfida mettere in pratica questo concetto?
In realtà volevamo tornare presto a Captain America. Aveva davvero senso procedere con il sequel, dato che non avevamo passato tanto tempo con lui. L'ultima volta lo avevamo visto negli Avengers, ma in quel film non ha nemmeno il tempo di respirare a causa della guerra con gli alieni a New York. The Winter Soldier ha rappresentato l'occasione di raccontare cosa vuol dire vivere nel presente. Cap non può tornare indietro agli anni Quaranta. Deve trovare un equilibrio in questo mondo, ma quando lo fa il passato ritorna e gli rovina i piani. 

 
Film dopo film, dedicate molto più spazio alla Vedova Nera di Scarlett Johansson. Come mai la decisione di accoppiarla con Captain America in questo sequel? 
L'idea era piacevole dato che Steve è una persona molto chiara. Per lui una cosa è giusta o sbagliata. La Vedova Nera, invece, è da sempre una spia e dunque vive lungo strati di grigio. Esplorare questo conflitto era uno degli scopi principali del film. 
 
È interessante notare come procedete nella scelta dei registi. Tutti con una particolarità precisa, penso soprattutto al Branagh shakespeariano mainstream di Thor. Captain America: The Winter Soldier è diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo, praticamente due sconosciuti. Come mai gli avete offerto il lavoro?
Vuoi sapere una cosa? È stata una scelta saggia. Era la prima volta che un film Marvel veniva diretto da due registi, dunque inizialmente non savamo cosa aspettarci. Il fatto che avessero lavorato insieme per tutta la vita, però, ci ha tranquillizzati. 
 
C'è una qualche regola secondo la quale ingaggiate un determinato regista?
Sì, ed è molto semplice: devono aver realizzato in passato qualcosa che ci è piaciuto, che abbiamo ritenuto cool. Devono averlo fatto almeno una volta. E non sto parlando necessariamente di un blockbuster. I Russo, ad esempio, hanno lavorato in TV con Arrested Development e Community, che è una delle sitcom più belle di sempre.


 
Da una parte due registi semi-sconosciuti, dall'altra un'icona come Robert Redford...
Senza dubbio il suo ingaggio è stato il punto più alto della carriera dei Marvel Studios. The Winter Soldier doveva essere un grande film d'azione e allo stesso tempo un thriller politico, come quelli che si facevano negli anni Settanta. Quando pensi a questo genere, ti viene subito in mente I tre giorni del condor. Lì abbiamo capito che ci serviva Robert. Lui stesso lo ha capito.

È stato facile ingaggiarlo?
Dobbiamo ringraziare i suoi nipoti, che sono stati il fattore decisivo. Loro sono fan dei nostri film. E lui voleva interpretarne uno per loro. 

Captain America: The Winter Soldier è disponibile in DVD, Blu-Ray e Blu-Ray 3D. Queste due ultime edizioni includono anche una serie di scene eliminate.