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Donna Imma torna a Gomorra: “Le donne sono fatte per comandare”

La serie cult arriva in DVD e Blu-Ray. L'intervista a Maria Pia Calzone, affascinante e brutale

06.11.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
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Una delle sequenze più violente viste in Gomorra – La serie non è l'ennesima scena action nella quale sentiamo una raffica di colpi sparati o il tuono delle bombe che esplodono, piuttosto il momento più brutale arriva a metà stagione, esattamente alla fine del quinto episodio. Donna Imma Savastano è seduta a un tavolo con il consulente che le ha rubato i soldi di famiglia e che adesso è costretto a supplicare affinché la donna risparmi la sua di famiglia. Il poveretto viene mandato a casa con un compito: restituire in qualche modo i soldi e assicurarsi di mettere fine alla propria esistenza. Davanti a lui Donna Imma mangia un piatto di pasta e vongole, godendosi ogni singola forchettata, guardando il suo interlocutore e pronunciando la sua condanna a morte: “Fidatevi di me, è l'unica cosa da fare”. 


Precedentemente su Film.it - Intervista a Marco D'Amore: "Arrivederci Gomorra, sei stata un privilegio"
 
Film.it ne parla con Maria Pia Calzone in occasione dell'uscita di Gomorra – La serie in DVD e Blu-Ray (un cofanetto di quattro dischi distribuito da 20th Century Fox Home Entertainment):  “Quella è stata la scena più faticosa per me – ricorda l'attrice - Uccidere qualcuno è già una cosa terribile; dire a qualcuno di uccidersi e metterlo in quella posizione psicologica da non avere altra scelta... è decisamente più terribile”.
 
Be' la cosa che rimane più in mente è proprio la serenità e la chiarezza con cui Imma pronuncia il suo discorso, mentre non smette di gustarsi il suo pasto... 
Quella è stata un'idea della regista, Francesca Comencini. Sono arrivata a Milano e mi ha detto: “Voglio che fai quella scena mentre mangi un piatto di pasta”. Una donna è capace di dire una cosa così terribile, perfino continuando a mangiare. 
 
Hai interpretato Donna Imma per tanti mesi. Riuscivi a liberarti del personaggio una volta battuto il ciak?
No, tutt'altro. Non si trattava di entrare o uscire dal personaggio. Ci ho lavorato così a lungo che alla fine mi è rimasto attaccato addosso. Una cosa del genere capita soprattutto quando lavori in TV: alla fine confondi un po' il personaggio con le tue corde. Ecco perché, tutte le volte, dopo l'ultimo ciak del giorno, mi sentivo esausta. Non riuscivo nemmeno ad andare a cena con i miei colleghi. Riprodurre quella violenza richiedeva una certa energia. 

Parliamo un momento del look del personaggio. Quegli abiti hanno rappresentato una scorciatoia emotiva verso l'animo di Imma?
Veronica Fragola, che ha curato i costumi, ha fatto un lavoro geniale. E io l'ho assecondata: non ho opposto resistenza quando mi ha proposto di indossare jeans due taglie più piccole della mia. In questo modo il personaggio veniva “involgarito”: sul set avevo sempre quei jeans che mi costringevano a determinate posture. Erano pantaloni a vita bassa e dunque avevo i rotoli che fuoriuscivano e si vedeva tutto! 
 
Hai tenuto quei costumi dopo le riprese?
(ride) No ho riconsegnato tutto. Alla fine però, Veronica mi ha regalato una delle collane del personaggio. 
 
Personalmente credo che gli episodi diretti da Francesca Comencini siano forse il punto più alto della serie. E non dimentichiamo che tra gli sceneggiatori ci sono sempre Ludovica Rampoldi e Maddalena Ravagli. Parliamo un attimo di questo “Pianeta donna” così presente e così vincente in Gomorra...
Ti racconto questa: Stefano Sollima ci ha invitato a casa sua per vedere il primo episodio della serie. A un certo punto arrivano queste due “stangone” biondissime. Due bellissime ragazze che non avevo mai visto. Me le presentano come le sceneggiatrici della serie e io a quel punto rimango molto sorpresa. Nella mia mente avevo pensato a due signore di un certà età, persone con tanta esperienza accumulata in anni e anni di lavoro. Mi ero fatta un mio film in testa su quelle sceneggiatrici. È stato interessante vedere manifestarsi davanti a me la loro freschezza, che è la stessa che ha caratterizzato la serie. Ecco, direi che le donne sono più oggettive: vogliono raccontare tutto da un punto di vista autentico. In Gomorra – La serie mostriamo che le donne non sono solo o buone, o madri, o amanti, o cattive. Possono essere tutto insieme. Questo è l'intero punto della faccenda: le donne sono in grado di fare tante cose, soprattutto comandare. 

Il sorriso smagliante di Maria Pia Calzone, decisamente inedito per chi la conosce solo grazie a Gomorra - La serie
 
Come hanno reagito i tuoi cari nel vederti protagonista della serie cult dell'anno e allo stesso tempo notare la componente numero uno del personaggio: la brutalità..
Credo che i miei genitori, che generalmente sono molto misurati nelle emozioni, stiano ancora guardando tutte le repliche della serie. L'altro giorno sono stata ospite dalla Carlucci a Ballando con le stelle: ecco, per loro è stato il punto massimo della mia popolarità! 
 
E tuo marito invece?
Mio marito è orgoglioso. Lui fa tutt'altro mestiere, credo che qualcuno al lavoro abbia cominciato a chiamarlo “il marito di Donna Imma”. Un giorno è venuto da me con un sorriso sulle labbra e mi ha detto: “Devi continuare a fare cose belle: 'fa figo' tenere una moglie che fa le cose fighe”. 
 
Il cofanetto di Gomorra – La serie, precedentemente trasmessa su SKY Atlantic HD, è distribuito da 20th Century Fox Home Entertainment: quattro dischi che includono i dodici episodi della prima stagione e una serie di contenuti speciali per una durata totale di 650 minuti di materiale. Da notare la presenza dei sottotitoli sia in italiano sia in inglese. Tra gli extra diversi dietro le quinte che includono filmati speciali curati da Roberto Saviano in persona.