In viaggio nell'isola misteriosa con Brad Peyton

00:04 – Come siete riusciti ad avere tutti questi attori per il film?
01:13 – Ti identifichi con il personaggio di Sean?
01:59 – Come hai bilanciato gli effetti speciali e la storia?
03:35 – Credi esista un'isola misteriosa?
04:12 – Diresti che questo film è anche una storia di crescita?

“Viaggio nell'isola misteriosa”, secondo capitolo di un neonato franchise iniziato con “Viaggio al centro della terra 3D”, è un film nato appositamente come vetrina del moderno 3D. Brad Peyton, il regista del film che abbiamo intervistato, si era già fatto le ossa con “Cani & gatti – La vendetta di Kitty”, e sapeva dunque già maneggiare le pesanti apparecchiature del 3D. Quello vero, non quello posticcio che troppo spesso ci viene propinato da Studios ansiosi di saltare sul carro dei vincitori. E si vede: dal punto di vista della scrittura, “Viaggio nell'isola misteriosa” non è nulla di nuovo, ma visivamente parlando ha i suoi momenti di grande spettacolo.

Tutto ciò a partire da un budget di appena settantanove milioni di dollari, una bazzecola se paragonato ai budget medi di questo tipo di produzioni. Ma Peyton sa bene che il cinema è fatto anche di compromessi e di ostacoli da superare: “Quando la gente mi dice che non è possibile, io rispondo che posso, e ho intenzione di dimostrarlo – spiega il regista – Come dico sempre, 'Costruisci un recinto e io ti dimostrerò come scavalcarlo'. Se non ci sono abbastanza soldi, io proverò a gestirlo. Non c'è abbastanza tempo? Non ti preoccupare, troverò una soluzione. E' il mio lavoro utilizzare le difficoltà e superare le aspettative”. Ma perché un film funzioni davvero, è anche indispensabile che i personaggi siano accattivanti: “Per me, onestamente, se non c'è cuore, se non c'è alcuna relazione con i personaggi, il film può potenzialmente essere vuoto, non importa quanto grande sia”.

“Viaggio nell'isola misteriosa”, in uscita il 24 febbraio, è distribuito in Italia da Warner Bros. Per saperne di più, leggete la nostra recensione.