La passione per i vampiri della giovane Chloe, una delle wonder girl più richieste dai produttori, non si limita solo a Tim Burton; finalmente noi italiani potremo vedere la sua intensa performance in “Blood Story” di Matt Reeves, uno dei rifacimenti più interessanti made in Hollywood (qui la recensione). Abbiamo parlato con l’attrice dei non-morti, dei ruoli duri come quello di “Kick-Ass” e della sua ossessione per "Cime tempestose".

Considerato il trend hollywoodiano dei vampire movie e considerato che “Blood Story” è un remake, hai avuto qualche dubbio quando ti hanno proposto il ruolo di Abby?
Sono cosciente del trend, anche se non ho mai visto i film di “Twilight”. Ma sono una fan di storie vampiresche, sebbene penso al film non solo come vampire movie, ma anche come un'incredibile love story tra due ragazzini.
Il film, così come “Hugo Cabret” che hai finito di girare da poco, è tratto da un libro. Hai tempo di dedicarti alla lettura tra un film e l’altro?
Certo! Non solo amo leggere, ma mi piace anche scrivere. Sono un’inguaribile romantica e penso che “Cime tempestose” sia il miglior libro mai scritto!
Hanno appena fatto una nuova versione cinematografica tratta da quel libro e presentata al Festival di Venezia…
Sì ma ho sentito che non è fedele al romanzo al mille per mille. Quindi mi candido ufficialmente per interpretare un qualsiasi adattamento classico in futuro!

Raccontaci la tua esperienza sul set di "Blood Story". Cosa condividi con il personaggio di Abby, sei una solitaria come lei?
Non direi. L'aspetto più bello del personaggio era la sua intensità. In un certo senso penso che Abby sia una romantica come me. Quando ho girato il film avevo dodici anni ed ero ancora molto piccola. Sono cresciuta tanto durante le riprese, ecco anche perché questa esperienza mi sta particolarmente a cuore.
Anche tu a scuola sei stata presa di mira dai bulli come il protagonista del film?
Sì, è successo anche a me: a scuola sono stata presa di mira un po’. Soprattutto per essere un’attrice.
A proposito di questo, quanto puoi contare sulla tua famiglia nelle tue scelte cinematografiche?
Rivolgermi a mio fratello e mia madre è la prima cosa che faccio. Sono loro le persone che cerco per i consigli, anche nella vita. Loro leggono i copioni: il nostro obiettivo non è trovarne di buoni, no. I copioni devono essere eccezionali! Se li troviamo, allora insieme ce la mettiamo tutta per farmi ottenere la parte. È una cosa bellissima, siamo un vero team.

Si parla spesso di un sequel di “Kick-Ass”. Quanto ti piacerebbe riprendere il ruolo di Hit-Girl?
Sarebbe fantastico, soprattutto per mostrarla sotto una nuova luce: adesso sarebbe più matura sempre alle prese con il suo lato oscuro.
Uno dei film più attesi dell’anno è proprio “Hugo Cabret” di Martin Scorsese, un maestro ma anche un regista conosciuto per la sua troppa esigenza. Ti sei sentita sotto pressione quando hai avuto il ruolo?
La verità? È stato magnifico ed ero cosciente del fatto che ci sono attori che sognano di lavorare con Martin Scorsese e che nel corso della loro intera carriera non ci riescono. Io l’ho fatto a soli quattordici anni!
Hai detto che sei un’inguaribile romantica: c’è qualche rifacimento di love story o rom-com che ti piacerebbe interpretare?
A parte “Cime tempestose”? Decisamente “Via col vento”, Rossella O’ Hara è un mito!
“Blood Story”, in uscita il 30 settembre, è distribuito da Filmauro.
Per saperne di più
Speciale Blood Story: il backstage del film