NOTIZIE

Cannes apre nel mondo di Wes Anderson

Pioggia di star per il delizioso Moonrise Kingdom. Sulla Croisette Edward Norton, Bruce Willis, Tilda Swinton e Bill Murray

Moonrise Kingdom - Bill Murray, Bruce Willis

16.05.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
Prima la giacca patchwork ipnotica di Bill Murray, poi tutto il resto. Comincia così il sessantacinquesimo Festival di Cannes, al grido sarcastico di “Welcome to the Zoo!”. Questa è la Croisette infestata dalle star travolte da una tempesta di flash. Ma si tratta davvero delle solite star? Nel mondo di Wes Anderson non è così. Come si fa a riunire il talento invasivo di Edward Norton (che mette mano a tutti i copioni che gli propongono), l’estrema voglia di improvvisare di Murray o semplicemente far mollare il fucile automatico all’icona action Bruce Willis? Come si fa a tenerli a bada? La risposta è invitandoli in famiglia. Quello che accade in “Moonrise Kingdom”, film di apertura di Cannes 65.

Moonrise Kingdom Festival di Cannes 2012 Wes Anderson Willis Norton - Wes Anderson a Cannes

“Non ho mai lavorato a teatro – racconta Anderson – però l’atmosfera che si respira sui miei set è quella di un allestimento teatrale. Adoro lavorare con i miei amici e la cosa bella è che so che continuerò a ritrovarli nei miei film futuri”.

“E’ come andare a un matrimonio. Tutti insieme”, afferma Tilda Swinton. “Non ci sono roulotte – aggiunge Edward Norton – è un po’ come andare insieme al campeggio estivo. Una cosa che ti riporta al vero amore per questa professione”. A quel punto Murray incalza: “Non ci sono nemmeno i soldi! Questo è uno di quei film che in America chiamiamo Art Movie, ovvero quei progetti per i quali si lavora sodo e non ricevi uno stipendio. L’unico premio che ci viene concesso è un viaggio a Cannes!”.

Moonrise Kingdom Festival di Cannes 2012 Wes Anderson Willis Norton - Ed Norton a Cannes

Un film che comunque ha diviso la platea di Cannes: l’applauso finale non è di certo mancato, ma i pareri della critica internazionale sono contrastanti. C’è chi è rimasto toccato dalla storia di due ragazzini che contro tutto e tutti decidono di rincorrere il loro amore. Chi invece è stanco di Anderson il burattinaio che trasforma i suoi personaggi in figurine. Questa volta il regista racconta l’America pre-Woodstock. “Mi sono messo a scrivere la sceneggiatura – continua il regista  – iniziando dalle parole del narratore. Non so come, ma mi è uscito: ‘Siamo nel 1965’. Da quel momento ho deciso che il film avrebbe avuto quell’ambientazione”.

                 

Con delicatezza i protagonisti scoprono la loro sessualità: “Non mi preoccupa parlare della sessualità. È la ragione per cui ho fatto il film. Almeno una delle ragioni. Insomma crei questi personaggi e sai che loro provano qualcosa che va oltre tutto quanto. Volevo sentirlo anche io. Ecco da dove sono partito: non direi che ‘Moonrise Kingdom’ parli di eventi accaduti nel corso della mia infanzia. Più che altro è su quello che avrei voluto fosse accaduto, ma non è mai successo. Le emozioni del primo innamoramento, un qualcosa che non ci capita mai di condividere”.

Moonrise Kingdom” sarà distribuito in Italia da Lucky Red.

Film.it è presente come ogni anno per portarvi tutte le notizie, le interviste e le recensioni direttamente dalla Croisette. Per saperne di più, non perdete il nostro Speciale Cannes 2012.