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Catherine Breillat

Note biografiche dei componenti della Giuria internazionale della 64ma Mostra di Venezia.

Catherine Breillat

27.07.2007 - Autore: La redazione
Nata a Bressuire, Francia, Catherine Breillat, regista, sceneggiatrice e scrittrice, è una delle più importanti narratrici contemporanee intorno alle tematiche della sessualità.
Autrice di film intensi e coraggiosi, a 17 anni pubblica il suo primo romanzo, L'homme facile (1965), mentre nel 1972 interpreta Mouchette in Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci.

Abbandonata presto la carriera d’attrice, si dedica alla stesura di sceneggiature per Maurice Pialat (Police, 1985), collabora con Liliana Cavani alla sceneggiatura de La pelle (1981), con Federico Fellini per E la nave va (1983), ed è assistente al montaggio di Marco Bellocchio per Gli occhi, la bocca (1982).

Nel 1976 debutta alla regia con L’adolescente (Une vraie jeune fille),  che adatta un suo romanzo, Le soupirail, di cui cura anche la colonna sonora, così come farà in seguito per A mia sorella! (À ma soeur!, 2000). Il filo rosso dei film della Breillat è senza dubbio la sessualità: indagata, negata, cercata, sofferta, subìta. “La passione”, come ha dichiarato la stessa regista, “quanto più è forte, tanto più è legata alla sofferenza, la propria e quella degli altri”. La sessualità femminile diventa il mezzo per un percorso di ricerca di sé, di analisi dei propri demoni e delle zone oscure: una sorta di seduta psicanalitica perturbante.

Il cinema della Breillat grida al mondo il suo caparbio desiderio di diversità, come dimostrano i titoli della sua filmografia, non di rado suggellati da punti esclamativi, da Parfait amour! (1996) a  A mia sorella! (À ma soeur!, 2000), storia di Anaïs, dodicenne sgraziata e bulimica, che nutre un sentimento di amore-odio per la sorella quindicenne Elena, solare e bellissima, attraverso la quale sperimenta le proprie emozioni. Il film, che ha suscitato un acceso dibattito, come d’altra parte tutte le opere della regista francese, ha vinto numerosi premi nei Festival di Cannes, Berlino, Rotterdam e Chicago.
L’intera filmografia di Catherine Breillat può essere considerata un continuo rimando al capolavoro di Nagisa Oshima L’impero dei sensi (Ai no corrida, 1976), ma anche ad autori quali Georges Bataille e Jacques Lacan. La tematica dello sguardo infatti, diretto o mediato, e di conseguenza del voyeurismo, è sempre presente nel suo cinema, così come la trasgressione che va al di là della pura e semplice provocazione, per diventare uno strumento di liberazione e purificazione.

E’ stata protagonista alla Mostra di Venezia nel 2000 per aver scritto la sceneggiatura di Selon Matthieu di Xavier Beauvois, e nel 2001 per aver presentato Brève Traversée, storia di una trentenne disillusa e disgustata dagli uomini e dall’amore, che seduce ed è sedotta da un sedicenne. Fra i suoi lavori, vanno ricordati anche Movimenti notturni (Tapage nocturne, 1979); Vergine taglia 36 (36 filette, 1987), presentato al Festival di Locarno, con Jean-Pierre Léaud nel ruolo di un playboy di mezza età attratto dalla protagonista quattordicenne; Romance (1999); Sex is comedy (2002), film di apertura della Quinzaine des Realisateurs a Cannes; Pornocrazia (Anatomie de l'enfer, 2003), con Rocco Siffredi (già sex performer in Romance); e infine Une vieille maîtresse (2006), presentato in concorso al 60. Festival di Cannes, e ispirato a un romanzo di Jules Barbey d'Aurevilly, che racconta la carriera di un libertino del XIX secolo diviso tra una nobile e illibata fanciulla e un'amante torbida e possessiva, interpretata da Asia Argento.

La regista è già al lavoro per il suo prossimo film, Barbe bleue, storia di una donna dalla vita distrutta per amore e che dovrebbe avere come protagonista la top model Naomi Campbell. Nel settembre 2007, inoltre, è attesa la pubblicazione del suo ultimo romanzo Bad Love.