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Federico Fellini

DATA DI NASCITA: 20/01/1920
LUOGO DI NASCITA: Rimini
DATA DI MORTE: 31/10/1993
Federico Fellininasce nel '20 da un rappresentate di commercio emiliano e da una casalinga romana. La sua fanciullezza è avvolta in un velo di mistero e di leggenda: dall'epoca della sua fuga di casa all'età di sette anni per raggiungere il famoso clown Pierino, al suo unirsi ad una compagnia di artisti di varietà, e a una infinità di altri episodi suggestivi tra la realtà e la fantasia. Si sa con certezza che frequenta il liceo classico e dopo l'esame di maturità, nell'estate del 1938, si trasferisce nella Capitale. Inizia la sua attività di giornalista pubblicando disegni ed illustrazioni tra il comico e il sentimentale sul giornale "Marc'Aurelio" e scrivendo scenette per la radio. Nel cinema, intanto, Federico inizia a collaborare alla stesura di numerose sceneggiature, lavorando con Germi, Lattuada e Rossellini.Proprio con quest'ultimo collabora scrivendo alcune scene di "Roma città aperta" e "Europa '51". Con Pietro Germi invece scrive "In nome della legge" e "Il cammino della speranza" infine insieme a Lattuada esordisce alla regia e co-dirige il film "Luci del varietà" nel 1950, riportando sullo schermo il periodo della sua giovinezza. Nel 1952 presenta al Festival di Venezia il suo primo film "Lo sceicco bianco" che fu un totale insuccesso di critica e di pubblico. Fellini non si da per vinto e poco dopo mette in scena il suo secondo film "I vitelloni" (1953), che l'anno successivo vince il Leone d'Oro al Festival di Venezia. La pellicola riscuote un enorme successo e il giovane regista viene sommerso dalle offerte. Nel 1954 prepara il suo nuovo film "La strada", la meravigliosa favola tra il rude Zampanò (Anthony Quinn) e la dolce Gelsomina (Giulietta Masina), con cui vince nel 1956 il Premio Oscar come miglior film straniero. Nel 1955 gira "Il bidone" con l'attore americano Broderick Crawford e nel 1956 "Le notti di Cabiria", vincitore di un altro Premio Oscar come miglior film straniero, che narra le vicende della vita di una prostituta, interpretato magistralmente da Giulietta Masina. Nel 1960 il regista raggiunge l'apice del successo girando il film "La dolce vita", con cui ottiene il David di Donatello, la Palma d'Oro a Cannes e un Nastro d'Argento. Nel 1963 è la volta di "Otto e mezzo", interpretato da Marcello Mastroianni in cui si dice abbia riportato sullo schermo il personaggio di se stesso. Il titolo sta ad indicare che questo è stato l'ottavo film e mezzo che il grande regista ha creato. Nel 1965 gira "Giulietta degli spiriti"cui seguì "Fellini-Satyricon" nel 1969, "I clowns" (1970), un documentario realizzato per la televisione italiana, "Roma" (1972), un fantastico e appassionato omaggio del regista alla tanto amata Città Eterna. Nel 1973 dedica ai ricordi d'infanzia, e alla città di Rimini, uno dei suoi capolavori, "Amarcord", che in riminese vuol dire "Mi ricordo". E con questa pellicola si guadagna il quarto Oscar. Nel 1979 torna a lavorare per la TV con "Prova d'orchestra", e nel 1980 Fellini gira "La città delle donne" e "E la nave va!" (1983). Dopo "Intervista" (1987), gira il suo ultimo film, "La voce della Luna", ricco di spunti di meditazione sulla dimensione spirituale della vita. Nel 1992 riceve a Hollywood il suo quinto Oscar, alla carriera. Tra i progetti incompiuti, "Il viaggio di G. Mastorna".
 

Golden Globe Awards
nomination golden globe al miglior film straniero Ginger e Fred

 

Oscar
oscar nomination miglior regista Amarcord

 

Oscar
oscar nomination miglior regista La dolce vita