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Django Unchained - La nostra recensione

Il western di Tarantino contro il razzismo. Brutale e intenso, ma non quanto Bastardi senza gloria

Django Unchained - Jamie Foxx

11.01.2013 - Autore: Marco Triolo
Il tema di Django di Luis Bacalov e Rocky Roberts ci introduce alla nuova fatica di Quentin Tarantino, che stavolta va meno per il sottile rispetto all'opera precedente – quel Bastardi senza gloria che già era, nelle parole del regista, uno spaghetti western mascherato da film di guerra – e tira direttamente in ballo la gloriosa epoca ed epica dei western all'italiana, a partire ovviamente dal classico di Corbucci. Ma quei titoli di testa scanditi dalle note di Bacalov in realtà sono anche premonitori di un certo atteggiamento del regista, che per la prima volta sembra voler archiviare rapidamente le citazioni e prendere le distanze dal suo universo strettamente cinefilo per parlare di qualcos'altro. Perciò la questione del legame con Django viene sbattuta in faccia allo spettatore il più velocemente possibile, per poi passare ad altro.

Django Unchained recensione Tarantino DiCaprio - Christoph Waltz e Jamie Foxx

Perché Django Unchained si fa notare per due caratteristiche principali: primo, non è uno spaghetti western. Per quanto, come al solito, siano presenti estratti da colonne sonore che richiamano molti film dell'epoca, specialmente di Corbucci, e per quanto sia evidente il tono spesso giocoso e sopra le righe tipico della nostra produzione anni Sessanta e Settanta, l'ambientazione e le situazioni che si vengono a creare sono più genericamente western, piuttosto che peculiarmente spaghetti. L'originalità del film – che lo mette sullo stesso piano di Bastardi in quanto “traditore” della propria premessa citazionista, alla ricerca di una voce autoriale – si vede anche nella scelta del regista di impiegare una libreria sonora totalmente nuova, alla faccia dei film italiani che venivano girati senza sonoro per fare prima. Ma Tarantino non è un Robert Rodriguez qualsiasi, e lo ribadisce con forza anche stavolta.

In secondo luogo, Django Unchained è un film sulla schiavitù e sul razzismo, e non si nasconde mai dietro la patina post-moderna, ma affronta questi temi di petto. Ci sono scene difficili da sostenere, e non stiamo parlando tanto delle sparatorie truculente, con litri di sangue sparsi abbondantemente sul set, quanto delle varie sequenze di tortura e umiliazione che gli schiavi sono costretti a subire nel film. Spike Lee, insomma, dovrebbe vederlo il film prima di lamentarsi, perché non c'è né banalizzazione né derisione del tema. Tarantino, per la prima volta, esce dal suo mondo fatto di nerdismo cinematografico per dire qualcosa sulla società, quasi in risposta a coloro che da sempre lamentano una certa vacuità delle sue opere.

Django Unchained recensione Tarantino DiCaprio - Christoph Waltz

Come sempre nel cinema del regista di Pulp Fiction, Django mette in scena le performance incendiarie di un gruppo di attori assolutamente in palla. Christoph Waltz è una conferma – anche se praticamente rifà lo stesso personaggio di Bastardi senza gloria – Jamie Foxx è un Clint Eastwood nero che sorprende per la sua quieta potenza e Leonardo DiCaprio finalmente si ritaglia una parte diversa dal solito eroe tormentato. Ma la vera sorpresa è Samuel L. Jackson, impegnato nel suo ruolo migliore da una decina di anni a questa parte: il suo Stephen è un capo schiavo claudicante e tremolante, ma insospettabilmente sottile e maligno.

Tarantino rinuncia alla sua solita struttura a episodi, ma ne adotta una comunque inusuale che si divide in quattro atti, anziché i tre canonici, con uno scontro finale che arriva dopo una prima resa dei conti già colossale. Non mancano svariate lungaggini, specialmente nella seconda parte, quando Foxx e Waltz giungono nella piantagione e incontrano DiCaprio, ma nel complesso il ritmo tiene e il film diverte. Non siamo purtroppo ai livelli di Bastardi senza gloria, ma era francamente impossibile replicare dopo un tale capolavoro.

Django Unchained recensione Tarantino DiCaprio - Leonardo DiCaprio e Samuel L. Jackson

Django Unchained, in uscita il 17 gennaio, è distribuito in Italia da Warner Bros. Qui ne potete vedere il trailer italiano. Django è stato da poco nominato a cinque premi Oscar: qui l'elenco delle nomination.