Animal Kingdom

Animal Kingdom - Locandina

Il film racconta la storia del diciassettenne J (Josh) che sopravvive cercando di allontanarsi dalla famiglia criminale a cui appartiene, sfuggendo al detective che pensa di poterlo salvare.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Animal Kingdom
GENERE
NAZIONE
Australia
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Mikado
DURATA
112 min.
USCITA CINEMA
30/10/2010
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2010

J. (James Frecheville) È un ragazzino apatico e vuoto
che alla morte della madre per overdose, non avendo alternative, si
trasferisce in casa della nonna Janine “Smurf” (Jacki Weaver) insieme ai suoi cugini Pope (Ben Mendelsohn), Craig (Sullivan Stapleton) e Darren (Luke Ford)
che, con la dolce benedizione materna, delinquono a tutto spiano. Qui
J., a cui nessuno ha mai spiegato la differenza tra bene e male, prende
quello che passa il convento e respira passivamente i fumi velenosi
dell'ambiente criminale. Quello che ha intorno È un autentico regno
animale. Pope, il capobanda, È uno psicopatico violento, un predatore
efferato, È il maschio dominante; Craig, il secondogenito, È un
trafficante carismatico e privo di cattiveria, una specie di fiera
mansueta; Darren È il cucciolo da proteggere. Su di loro veglia con
alterigia la madre Smurf, il vero capobranco, la vestale sociopatica e
malvagia degli equilibri di questa schiatta bestiale che, con un
artiglio fermo e una tenerezza ripugnante, tiene insieme tutti i cocci.



J. È chiaramente un pesce troppo piccolo per nuotare in questo mare, È
l'anello debole della catena, il punto a cui mirare per insinuarsi e
sgominare la banda. Quando la tensione tra la famiglia e le forze
dell'ordine raggiunge l'apice, È proprio lui che va a pescare Leckie (Guy Pearce),
un poliziotto per bene che con gentilezza cerca di spiegare al
ragazzino che È necessario stabilire un confine e scegliere come
schierarsi. J. puÒ decidere di stare dalla parte giusta e trovare la via
d'uscita in un complicato programma di protezione, in cambio della sua
testimonianza contro i familiari, oppure puÒ tentare di sopravvivere da
solo nella giungla insidiosa che lo circonda.



Dopo nove anni di ricerche e di reportage sulla criminalitÀ organizzata di Melbourne, David Michod si È convinto a scrivere e poi dirigere “Animal Kingdom”,
un maestoso affresco corale che illustra con luciditÀ spiazzante e
freddamente calma l'anatomia di un mostro a tante teste. Il suo film
potrebbe essere identificato come un gangster movie ma, in un'azione di
pulizia, molto del linguaggio che normalmente regola questo genere viene
sottratto e poi insinuato sottilmente nelle pieghe di una scrittura
asciutta e molto precisa. Senza lesinare sui colpi di scena, la
sceneggiatura ha la scioccante capacitÀ di delineare personaggi composti
e multiformi senza bisogno di appellarsi a scene madri e a battute
fulminanti o memorabili. Proprio questa peculiaritÀ cosÌ personale e
innovativa si distilla in gocce cattive e disturbanti che hanno un
impatto molto piÙ scomodo da smaltire della violenza visibilmente
espressa. Tutto il cast inoltre offre una prova veramente meritevole di
applausi.



“Animal Kingdom”, si puÒ affermare senza riserve, È un'opera prima
sorprendentemente matura che difficilmente verrÀ dimenticata.



Di sicuro sarÀ impossibile rimuovere dall'immaginario la figura
tragicamente shakespeariana della perversa e disarmante Smurf,
interpretata da una grande grande Jacki Weaver.