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Top Ten: Quando il cinema invade Sanremo

Da Sharon Stone a Benigni, ecco i più illustri ospiti del Festival ligure

Roberto Benigni a Sanremo 2011

20.02.2014 - Autore: Marco Triolo
Il Festival di Sanremo non è solo un appuntamento con la musica italiana: da vero e proprio evento mediatico quale è, da sempre ospita anche grandi personalità del mondo dello spettacolo e specialmente del cinema. Il rapporto tra cinema e musica è speciale, molti musicisti hanno lavorato come attori e altrettanti attori si sono dati, almeno una volta nella vita, alla musica. In occasione del 64° Festival della Canzone Italiana, celebriamo le più famose “ospitate” della sua storia.

Alberto Sordi – 1981



Al 31° Festival, Albertone esegue il brano “E va'... e va'...”, brano di Migliacci-Mattone in cui si manda tutti allegramente a quel paese. Ironia di quella sottile, un umorismo di altri tempi e quella capacità che solo un grande come Sordi aveva di cavalcare la sottile linea tra volgarità e lirismo. Un esempio da riguardare e confrontare con certe cadute di tono della televisione di oggi, che negli anni più recenti nemmeno Sanremo ci ha risparmiato (vedere sotto).

Diego Abatantuono – 1982



In un connubio perfetto di cinema e musica, Diego Abatantuono si esibì sul palco dell'Ariston nel 1982, eseguendo il tema di Eccezzziunale... veramente, classico del suo periodo “terrunciello”. La canzone finì poi anche in classifica. Qui la nostra video-intervista ad Abatantuono.

Russell Crowe – 2001



Fresco dell'Oscar per Il gladiatore, Russell Crowe sale sul palco presentato da Raffaella Carrà, prende il microfono ed esegue due brani dal suo ultimo album insieme alla sua band, i 30 Odd Foot of Grunts. Finita l'esibizione, la Carrà lo intervista e gli chiede se sappia parlare italiano. Lui dice sì, ma solo una frase: “Ieri sera ho bevuto come una spugna”.

Sharon Stone – 2003



Sharon Stone prende il palco dell'Ariston nel 2003 e, nel corso di una chiacchierata con Pippo Baudo (che saluta con “Buonasera, amore mio”), parla del suo cancro e del “miracolo” che l'ha salvata. Poi balla con il presentatore, il quale fa una gaf: le chiede, infatti, a chi somigli suo figlio Roan, in realtà adottato. Famosa anche la storia torbida dietro le quinte: Baudo ha raccontato di aver ricevuto avance dalla Stone, che gli aveva chiesto di raggiungerlo nella sua camera d'albergo. “Entro nella stanza e lei era distesa sul letto solo con gli slip. Mi dice: 'Look me'. Io la guardo meravigliato. Mi dice di togliermi gli occhiali, me li pulisce e mi ridice: 'Look me again'. Ed io la guardo ma non faccio nulla. L'indomani, prima dell'inizio della trasmissione, lei arriva, mi toglie gli occhiali, me li pulisce e mi ripete: 'Look me!'. Solo a quel punto ho capito che avevo perso un'occasione”. Un rimpianto che non l'ha mai abbandonato.

Dustin Hoffman – 2004



Molto discussa l'apparizione di Dustin Hoffman al 54° Festival. L'attore ha esordito chiedendo la mano della conduttrice Simona Ventura: “Ti voglio sposare! Non voglio il tuo passaporto, è perché posso risparmiare le tasse in questo Paese”. Poi Gene Gnocchi gli si è buttato ai piedi imitando Benjamin de Il laureato. Infine, entra in scena Stefania Sandrelli in una sorta di reunion delle due star di Alfredo, Alfredo di Pietro Germi. Ma Dustin, che già aveva scosso il pubblico apostrofando Gnocchi con un “Vaffanculo” scherzoso, propone alla Sandrelli di “Fare la cacca”. Lei, spiazzata, risponde: “Andiamo a farla insieme”. La Ventura conclude rimproverando l'attore per le parolacce: “Ma chi te le ha insegnate?”.

Will Smith – 2005



Prima della canonica intervistona, il conduttore Paolo Bonolis presenta Will Smith e si esibisce con lui in un duetto rap. Smith rispolvera i suoi giorni da Fresh Prince e si lancia in un numero beat box, seguito da Bonolis che gracchia come una papera. Una coppia davvero improbabile!

John Travolta – 2006



“Un po' caro, per essere un podologo”, la battuta che girava negli ambienti Rai subito dopo la comparsata di John Travolta al 56° Festival di Sanremo. La star di Hollywood viene intervistata da Victoria Cabello e mette in scena il suo personaggio sornione e piacione quando, autocitandosi da Pulp Fiction, fa alla conduttrice un massaggio ai piedi. Pare che l'attore abbia percepito tra i 400 e i 500 mila euro per la serata, da qui la battuta sarcastica di cui sopra.

Jennifer Lopez – 2010



L'artista che, a memoria recente, ha avuto maggiore successo sia come attrice che come cantante pop. Jennifer Lopez ha preso il palco dell'Ariston nel 2010 per esibirsi e poi essere intervistata da Antonella Clerici. Curioso come la conduttrice abbia rimarcato il suo presunto lato umile nelle domande: in realtà, la Lopez portò con sé un entourage di trenta persone, pretese di avere a disposizione un piano dell'hotel Metropole di Montecarlo, una suite addobbata di rose e orchidee, una massaggiatrice shiatsu e un omaggio in abiti di Dolce & Gabbana. Tutto ciò oltre al cachet di 300 mila euro contrattato.

Robert De Niro – 2011



Robert De Niro giunge a Sanremo nel 2011 insieme a Monica Bellucci per pubblicizzare Manuale d'amore 3. Per Elisabetta Canalis, spalla del conduttore Gianni Morandi, è la grande occasione di sfoggiare l'inglese imparato durante il suo fidanzamento con George Clooney. Ne esce comunque un'intervista un po' faticosa, in cui spesso la Canalis perde dettagli delle risposte di De Niro, come le sue origini italo-albanesi su cui glissa (alcuni dicono per volere della Rai). Da segnalare il siparietto con Morandi che dice “Mi piace tantissimo Taxi Driver” e chiede alla Canalis di tradurre “Taxi Driver”. Lei lo guarda e dice: “Taxi Driver”. Se l'avessero scritta non avrebbe potuto venire meglio.

Roberto Benigni – 2011



Il rapporto di Roberto Benigni col Festival è tra quelli più duraturi. Il comico toscano lo condusse nel 1980 e poi tornò diverse volte a prestare la sua verve per monologhi satirici nel 2002, 2009 e, infine, 2011. È proprio quest'ultima la sua apparizione più nota: in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, Benigni tenne il palco per 50 minuti parlando con trasporto delle origini della Costituzione italiana. Si raggiunsero picchi di share al 60% e Benigni ricevette una lettera di encomio da parte di Napolitano, che disse: “dovrebbe essere mostrato nelle scuole”.