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Cuore e coraggio per vincere

"Friday Night Lights", tra ombre e luci, afferma la sua forza candidandosi a 3 Emmy in categorie importanti.

Friday Night Lights

12.07.2010 - Autore: Adriano Ercolani
“Chi ha cuore e coraggio non perde!”

Con questa frase Coach Taylor incitava i suoi ragazzi a scendere in campo prima di ogni partita di football. Questo slogan sembra allo stesso modo adattarsi alla tenacia con cui “Friday Night Lights” (id., 2006), una delle serie TV più riuscite degli ultimi anni, ha saputo affrontare le avversità.

Le tre candidature “pesanti” agli Emmy Awards appena annunciati - miglior sceneggiatura per un singolo episodio, ma soprattutto migliori attori protagonisti, Kyle Chandler e Connie Britton - hanno in qualche modo finalmente confermato il valore di questo prodotto, che dietro la maschera della serie sportiva continua a raccontare con enorme lucidità ed umanità le problematiche sociali, economiche e psicologiche delle generazioni americane più giovani.

L’ambientazione è infatti quella di Dillon, sperduta cittadina del Texas dove il football  non soltanto è una ragione di vita, ma per molti dei liceali che lo praticano soprattutto la possibilità di sfuggire ad un destino a dir poco precario.

Appena arrivato a Dillon per allenare la squadra dei Panthers, il coach Eric Taylor e sua moglie Tammy proveranno prima di tutto a formare ragazzi, a farli diventare adulti responsabili, liberi pensatori. Successivamente arriva lo sport, e se possibile la vittoria.

Sviluppato da Peter Berg, che lo ha tratto dal libro di Buzz Bissinger "Friday Night Lights: A Town, a Team, and a Dream" - ricordiamo che Berg ne aveva già tirato fuori un film con Billy Bob Thornton nel 2004 - questo prodotto televisivo è giunto alla quarta stagione, ed altre due sono già state confermate.

La forza propositiva della serie TV si è già esplicitata un una magnifica prima annata,  per poi crollare vertiginosamente in una seconda stagione clamorosamente troncata dopo 15 episodi a causa del famigerato sciopero degli sceneggiatori.  Nonostante la notevole ripresa estetica di contenuti del terzo anno, “Friday Night Lights” ha seriamente rischiato di essere cancellata, salvo poi essere confermata per altri tre blocchi da sole 13 puntate ciascuno. La quarta stagione, finita in America lo scorso gennaio, ha confermato la bontà e l’importanza dei contenuti di “Friday Night Lights”, che negli States riprenderà a fine ottobre.

Un ultima annotazione sugli attori: se i due protagonisti sopra citati hanno visto la loro bravura riconosciuta con la candidatura agli Emmy, la serie ha anche messo in vetrina un gruppo di giovani interpreti di sicuro talento e (speriamo) radioso futuro. Se alcune delle attrici le abbiamo già viste al cinema - vale la pena citare almeno Minka Kelly, colei che compare a Joseph Gordon-Levitt alla fine di “5oo giorni insieme” (500 Days of  Summer, 2009) - noi punteremmo invece sul volto pulito e sul talento sommesso di Zach Gilford, che nella serie interpreta il timido ma risoluto quarterback Matt Saracen.
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