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Sì al 3D già da tre anni

Ridotta da sei a tre anni l'età minima per poter indossare gli occhialini 3D per il cinema

3D

23.03.2012 - Autore: Guglielmo Maggioni
Anche i piccolissimi potranno vedersi in sala "John Carter". Il Tar del Lazio ha infatti abbassato l'età consigliata per indossare gli occhialini 3D per il cinema da sei a tre anni. I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso del Codacons, che chiedeva di annullare una circolare del 17 marzo 2010 con la quale il ministero della Salute stabiliva che "l'utilizzo di occhiali 3D" per il cinema "è controindicato per i bambini al di sotto dei sei anni". Per i consumatori, "sconsigliare la visione in 3D ai minori di 6 anni non basta, è necessario vietarne l'uso" e "ordinare misure restrittive anche per chi non ha compiuto i 14 anni". I giudici però non l'hanno pensata così. Anzi, sentiti gli esperti hanno stabilito che "tale soglia può essere ridotta a tre anni. Il Collegio concorda che l'età minima consigliabile possa essere ridotta da sei a tre anni".

Contro la richiesta del Codacons si erano costituiti nel procedimento l'Anec (Associazione nazionale esercenti cinema), il Cinema Teatrale Politeama Tuscolano Srl e l'Asl Roma H, oltre a ministero della salute, Consiglio superiore di sanità e Regione Lazio. Il Tar ha in parte ritenuto inammissibile e in parte respinto il ricorso, con una sentenza depositata il 21 marzo.
A loro volta l'Anec e il Politeama Tuscolano avevano fatto un altro ricorso chiedendo che fosse cancellata la prescrizione imposta dal ministero di utilizzare occhialini monouso o, in caso contrario, di adottare una serie di procedure sanitarie di igiene. Anche questa richiesta è stata respinta dal Tar.

"Si tratta di una vittoria non soltanto per l'esercizio e tutta l'industria cinematografica, ma anche per il pubblico che in questi anni ha dimostrato di apprezzare il 3D". Questo il commento del presidente dell'Agis, Paolo Protti.

(LaPresse)
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