NOTIZIE

Intervista: i 18 anni di South Park celebrati da Frank Matano

L'attore torna a commentare il mondo di Stone e Parker. I nuovi episodi in onda su Comedy Central

Frank Matano

25.09.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Quando si parla di South Park con uno come Frank Matano, bastano una manciata di secondi per assistere in prima persona al suo outing più celebre: quello riguardante il tatuaggio di Eric Cartman “sulla chiappa destra”. In occasione dei diciotto anni dell'irriverente cartone cult, in onda su Comedy Central (Canale 124 di Sky), Film.it prova a scavare un po' più a fondo dietro le ragioni di questo gesto: “L'ho fatto tre anni fa – ci racconta Matano – Non ho nessun problema sulla collocazione perché tanto lo vede solo il dottore che mi fa l'esame della prostata. In generale non mi piacciono i tatuaggi che si vedono troppo, quindi mi sono detto: se devo fare una stronzata, meglio in quella zona”.


Eric Cartman, protagonista di South Park.

L'amore di Matano per Cartman nasce dall'onestà del personaggio: “E' il mio preferito perché è coerente al 100%. In qualche puntata a volte sembra che stia per fare la cosa giusta, poi invece torna a essere cattivissimo. Un vero bastardo. Il suo egoismo mi fa impazzire. Ecco lo adoro perché è un tipo coerente”.

Ormai lanciato come rising star della commedia italiana – il suo nuovo film, Tutto molto bello, diretto da Paolo Ruffini, uscirà il prossimo 9 ottobre – Matano è super impegnato sul set (sta girando un altro film con Claudio Bisio), eppure non è disposto a scendere a patti con nessuno nel nome di South Park: “Non mi perdo una puntata. Se per qualche imprevisto non riesco a guardarlo in TV, allora lo recupero sul sito”. Quest'anno sarà ancora lui a commentare live su Twitter (@comedyitalia) le puntate: “E' una cosa che faccio ad occhi chiusi. Il mio amore per questo show risale a quando avevo quindici anni. Ho cominciato con la quinta stagione, a poco a poco mi è cresciuto addosso”. In passato ha doppiato alcune guest star dello show – tra questi sia Papa Francesco che Dio – eppure l'attore italo-americano rivela la sua passione per le voci originali, una cosa che va a ritroso fino alla sua infanzia: “La comicità americana la guardo in lingua originale. Ovviamente incluso South Park. È una cosa che risale a quando andavo a trovare i miei nonni in America. Loro registravano su videocassetta tutti gli show che mi piacevano. Quando tornavo in Italia, spedivano tutto il materiale a casa mia”.


Matano con Paolo Ruffini e Gianluca Fubelli, colleghi nel film Tutto molto bello.

Le radici americane di Matano risalgono al Rhode Island, lo stesso stato dei Fratelli Farrelly, registi di Scemo e più scemo: “E' uno dei miei film preferiti. Il sense of humour di quella zona dell'America è anche frutto del mix di etnie: lì ho conosciuto tanti italiani e irlandesi e quando si uniscono possono essere veramente pazzi!”. Figlio di madre americana e padre italiano, Matano ha sviluppato un linguaggio tutto suo: “Ho iniziato a parlare italiano tardi: avevo sei anni. Fino a quell'età mia madre non sapeva parlare l'italiano e mio papà non parlava una parola di inglese. Ricordo ancora che a scuola mi vergognavo quando non riuscivo a trovare un termine in italiano”. La domanda è spontanea: c'è una grande storia d'amore basata sull'incomunicabilità dietro la relazione tra i suoi genitori? Risposta secca: “E' stato il grande potere del rapporto sessuale! Si sono parlati subito con il linguaggio dell'amore. Mia madre si è recata in vacanza nel mio paesino, un posto di ottocento anime. È arrivata insieme alle sue sorelle: tutti ci hanno provato con lei. Mio padre è quello che si è aggiudicato la medaglia! Poi è nato l'amore”.

Cresciuto con il poster di The Mask in camera, il comico è un grande fan del primo Jim Carrey: “Guardo soprattutto i film che ha fatto negli anni Novanta”. Come Carrey anche Matano intratteneva la sua famiglia a ritmo di commedia: “Succedeva sia in salotto che nelle altre stanze della casa. I miei genitori sono molto simpatici: quindi a casa mia c'era sempre un'atmosfera esilarante. Però nessun paragone con Jim Carrey: lui è un vero e proprio alieno”. Si parla tanto di risate, ma cosa riesce a commuovere Matano? “La scena in cui Mufasa cade dalla montagna ne Il re leone. Solo chi ha un cuore di pietra non piange!”.


Il cast di South Park.

A proposito del suo passaggio sul ring del cinema, afferma: “Non sono un attore accademico. Avevo paura la prima volta. Ma ho cercato di prenderla istintivamente. Mi sono chiesto: 'cosa fa ridere me?'. Lavoro molto di istinto. Quando mi danno la sceneggiatura, inserisco alcuni appunti. So bene che altrimenti, se dicessi cose che non mi appartengono, suonerebbe finto. Ruffini mi dà libertà e fiducia, è un regista buonissimo e sensibile”.

I nuovi episodi South Park debuttano stasera, 25 settembre, alle 22.30. Gli appuntamenti successivi saranno ogni giovedì nel seguente modo: alle 22.00 sarà trasmessa la precedente puntata doppiata in italiano e a seguire alle 22.30 la nuova puntata in versione originale sottotitolata.