I dieci migliori film del 2017 secondo Film.it
I dieci film dell'anno secondo Film.it
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Allied – Un'ombra nascosta, di Robert Zemeckis
Robert Zemeckis fa centro ancora una volta dopo il suo ritorno al cinema live action. Non tanti hanno amato Allied e, francamente, la cosa è inspiegabile. Si tratta di cinema estremamente classico, un thriller che più hitchcockiano non si può, realizzato con enorme maestria e senso della suspense. Brad Pitt e Marion Cotillard sono perfetti, così come l'equilibrio fra thriller e romanticismo d'annata. Un gioiello passato quasi inosservato.
Arrival, di Denis Villeneuve
Quest'anno sono usciti due film di Denis Villeneuve, entrambi valevoli. Ma se Blade Runner 2049 è il miglior sequel possibile nato da un'idea bislacca, Arrival è fantascienza di altissimo livello. È encomiabile come Villeneuve, giunto dal dramma indie, abbia abbracciato il genere una volta diventato un autore corteggiato dalle major. Prima l'action di Sicario e ora questo piccolo capolavoro sull'importanza della comunicazione e i limiti umani nella concezione del tempo. Uno dei titoli che finirà invariabilmente in tutte le Top 10 sul “primo contatto” tra umani e alieni da qui all'eternità. Amy Adams memorabile.
Baby Driver – Il genio della fuga, di Edgar Wright
Cosa distingue Edgar Wright dal 90% dei registi d'azione di oggi? Il suo occhio incredibilmente cinetico e la capacità di raccontare sentimenti e prese di coscienza nel mezzo di una scazzottata o una sparatoria. Ma soprattutto il matrimonio incredibile tra montaggio e musica: Baby Driver ne è l'esempio definitivo. Un musical action sui generis, in cui ci si esalta ascoltando “Brighton Rock” dei Queen e si fa anche il tifo per una storia d'amore per nulla banale. Oltre ovviamente a rimanere incollati alla poltrona nel mezzo di inseguimenti d'auto girati con infinito talento e amore per il cesello. Ennesima conferma che Wright è qui per restare.
La battaglia di Hacksaw Ridge, di Mel Gibson
Il ritorno di Mel Gibson nel cinema che conta è un concentrato di retorica da destra religiosa americana, è vero. Però quando le parole lasciano spazio alle immagini, non ce n'è più per nessuno. Gibson dimostra a tutti di essere uno dei più grandi registi dell'azione cinematografica, mettendo in scena un caos controllatissimo, una sinfonia di sangue, interiora e proiettili. È la stessa contraddizione alla base de La passione di Cristo, quel fanatismo religioso condito di dettagli gore e quasi sadici, ma in Hacksaw Ridge raggiunge livelli sublimi grazie a una messa in scena perfettamente misurata. Mel, ci eri mancato.
The Big Sick, di Michael Showalter
E' molto difficile trovare un film sentimentale hollywoodiano in grado di sorprendere lo spettatore, deragliando dai soliti binari del genere. The Big Sick non solo riesce in tutto questo, ma è anche in grado di far battere il cuore dello spettatore nel totale calore. Il melting pot made in USA viene descritto magnificamente in questo film prodotto da Judd Apatow e basato su una storia vera. La "diversità", una parola tanto criticata dalla presidenza Trump, viene qui declinata in grande cinema sentimentale. Un film onesto. Caldo. E da non perdere.
Dunkirk, di Christopher Nolan
L'orologio che segna ogni secondo e che non si ferma mai per quasi tutta la durata di Dunkirk. Questo colpo di genio creato da Hans Zimmer è una delle pietre miliari cinematografiche di quest'anno. Christopher Nolan ha realizzato il suo miglior film. Un survival movie ambientato nel corso di uno degli eventi chiave della Seconda Guerra Mondiale. L'inferno si svolge in aria, terra e acqua. Nolan guarda al Soldato Ryan di Spielberg e spinge in avanti le barriere del genere war movie. Realizza un filmone. Il blockbuster dell'anno. Il capolavoro del 2017 made in Hollywood.
La La Land, di Damien Chazelle
Non poteva mancare il film che ha sfiorato l'Oscar più importante (vincendone comunque sei!). La La Land porta avanti il dolente discorso iniziato da Damien Chazelle nel suo capolavoro Whiplash, quello sull'impossibilità di avere l'amore e il successo allo stesso tempo, in un musical allo stesso tempo classico e moderno. Sequenze da antologia a profusione, numeri musicali inaspettatamente intimi e due grandi protagonisti che non possono che essere definiti stelle – Emma Stone e Ryan Gosling. In altre parole, Hollywood con tutti i suoi pregi e (pochi) difetti.
Loveless, di Andrey Zvyagintsev
"Rapinato" all'ultimo Festival di Cannes. Il film di Zvyagintsev avrebbe dovuto vincere la Palma d'oro - rubatagli dal sopravvalutato The Square di Ostlund - e invece si è dovuto accontentare del premio della giuria. Zvyagintsev torna a raccontare la verità russa: il suo dramma che evolve in un thriller procedurale descrive due genitori tanto mostruosi quanto umani. A cui non importa niente del loro bambino. Ma che impareranno la lezione più dura della vita nel momento in cui il piccolo sparisce. Personaggi gelidi, totalmente disconnessi a livello emotivo. Il ghiaccio invece del cuore. Archetipi che raffigurano in toto una nazione misteriosa, affascinante, complicata. E glaciale. Un pugno allo stomaco che non si dimentica facilmente.
Manchester by the Sea, di Kenneth Lonergan
Come in una canzone di Springsteen. La provincia del Massachusetts raccontata da Kenneth Lonergan è un luogo in cui gli spettatori di tutto il mondo possono connettersi per direttissima con le emozioni americane, molto lontane da quelle leccate e laccate di Hollywood, e così vicine alla realtà. Il ventaglio emotivo è vasto: si vive attraverso il lato migliore del rapporto in famiglia e un attimo dopo si viene colpiti dal dolore. Ma c'è sempre tempo per una seconda occasione... l'importante è esser pronti. Due le scene capolavoro: Casey Affleck all'obitorio davanti la salma del fratello deceduto troppo presto e il dialogo finale tra l'attore e Michelle Williams. Una scena strappalacrime indimenticabile. Qui la nostra videointervista a Kenneth Lonergan.
Sette minuti dopo la mezzanotte, di Juan Antonio Bayona
Ci si avvicina alla visione di Sette minuti dopo la mezzanotte con la convinzione di assistere a un "fantasy per più piccoli". Un preconcetto che il bellissimo film di J.A. Bayona (regista del prossimo Jurassic World - Il regno distrutto) smantella scena dopo scena. Il lato oscuro del fantasy riesce a colpire le barriere emotive degli adulti. E a farle crollare. Si esce dalla visione in lacrime, travolti dalla poesia della narrazione e da una potentissima storia sul crescere nella vita lasciando andare i propri cari. Un gran filmone.