Thor

Thor - Poster

La Paramount Pictures e la Marvel Entertainment presenta l'epica avventura Thor, che espande l'universo Marvel dalla Terra dei nostri giorni al regno di Asgard. Al centro della storia c'è Thor (Chris Hemsworth), un potente ma arrogante guerriero le cui sconsiderate azioni riaccendono un'antichissima guerra. Thor è mandato in esilio sulla terra da suo padre Odino (Anthony Hopkins) e viene obbligato a vivere tra gli umani. Una giovane e bellissima scienziata, Jane Foster (Natalie Portman), avrà un profondo ascendente su Thor e diventerà poi il suo primo amore. Sarà proprio qui sulla Terra che Thor imparerà cosa vuol dire essere un vero eroe, ma presto un pericoloso villain del suo mondo invierà le Forze Oscure di Asgard ad invadere la Terra.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Thor
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
130 min.
USCITA CINEMA
27/04/2011
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2011

Quando nel 2008 i Marvel Studios si sono affacciati al mondo del cinema con “Iron Man”, si è pensato a una nuova era dei cinecomics, fatta di pellicole fedeli e in grado di valorizzare finalmente i supereroi. Successivamente, però, “L'incredibile Hulk” e “Iron Man 2” hanno contribuito a diffondere un senso di sfiducia nei confronti della Marvel, troppo concentrata sulla visione d'insieme, il progetto “Vendicatori”, piuttosto che sul singolo film.

Per fortuna è arrivato “Thor” a mettere tutte le cose al proprio posto. Kenneth Branagh ritorna a un film da Studio e porta il suo punto di vista shakespeariano in una materia che generalmente fa degli effetti speciali e delle scene d'azione, più che dello scavo psicologico, il suo punto di forza. Il regista riesce a fondere con successo i due elementi: da una parte c'è il rapporto tra Thor (Chris Hemsworth), principe di Asgard, il padre Odino (Anthony Hopkins) e il fratellastro Loki (Tom Hiddleston), un legame che avvince e convince, specialmente nella figura di quest'ultimo. Loki è un cattivo ben scritto, ambiguo, sempre diviso tra l'amore per il padre e l'invidia per un fratello che è destinato a diventare re e che è amato da tutto il popolo. Eppure, l'intreccio da tragedia famigliare non va mai a discapito di un tono che si mantiene leggero come una piuma: il film si scatena in una giostra di azione, umorismo, amore, guerra e, in definitiva, sano e vecchio divertimento da gustare con la più grande porzione di pop-corn che riusciate a trovare.

Un elemento evidente che contribuisce a strutturare “Thor” in maniera unica è l'asse Terra/Asgard, una dicotomia che regge l'intero film e genera alcune delle situazioni più divertenti, con l'umorismo che scaturisce dall'incontro del nobile dio con la semplicità della provincia americana, ma anche uno stile visivo molto particolare. Asgard è spettacolare, una città virata su tonalità dorate che sembra uscita dritta dritta dalle epocali tavole di Jack Kirby, che inventò il look futuristico utilizzato anche nella pellicola. Ma ancora più spettacolari sono i cieli del New Mexico: la volta celeste così limpida, con quelle stelle che proiettano l'immaginazione verso lo spazio siderale a costruire un ideale ponte tra la terra e i mondi lontani. E guarda caso, il ponte Bifrost, che gli asgardiani usano per spostarsi, è centrale agli eventi. Molto spesso, i protagonisti scrutano il cielo, ne invocano l'intervento e, nel caso dei tre scienziati che aiutano Thor (Natalie Portman, Kat Dennings e Stellan Skarsgard), dipendono da esso e dalle sue manifestazioni. Ma l'ambientazione desertica funziona anche nelle scene diurne, calate in un paesino che sembra uscito da un western: non è un caso che, quando Thor affronta il gigantesco Distruttore, la regia di Branagh rimandi apertamente ai duelli tra cowboy.

Oltre a Thor/Loki e Terra/Asgard, l'altra “coppia forte” della pellicola è quella composta da Thor e Jane Foster (Portman): il loro rapporto è a tratti buffo, a tratti passionale, ma sempre onesto e tenero, una qualità che si riscontra raramente in film come questo, dove spesso la storia d'amore risulta forzata e fredda. E' un bene che Branagh abbia scelto di non includere il triangolo tra Thor, Jane e Sif (Jaimie Alexander), perché così ha creato un'ancora sentimentale forte e asciutta.

Il cast, che comprende anche Ray Stevenson, Joshua Dallas, Tadanobu Asano e Colm Feore, sembra divertirsi un mondo, ed è diretto con mano esperta da Branagh, uno che sa davvero scegliersi gli attori. Il 3D, per dirla tutta, convince poco, ma tutto sommato non mina la visione. E i fan si aspettino l'eccezionale cameo di un Vendicatore e il migliore easter egg visto finora nei film Marvel. In conclusione, “Thor” è un appetitoso antipasto a un'estate di eroi che, a luglio, vedrà anche l'esordio del cavallo di battaglia Marvel per eccellenza, “Captain America: Il primo vendicatore”.

di M.T.