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Telecom mette in vendita La7

L'azienda guidata da Franco Bernabè vende tutte le attività del settore media, a cominciare dall'emittente televisiva

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10.05.2012 - Autore: Alessandro Pediconi
Il CdA di Telecom Italia ha deciso di procedere alla vendita delle attività del settore media, con l'emittente La7 in testa. "Il Cda della controllata Ti Media ha dato il via a un'operazione di ristrutturazione societaria mediante separazione degli asset televisivi - si legge in una note ufficiale -, facendoli confluire in una società ad hoc".

Si apre ora, dunque, una fase in cui andranno definite le condizioni per cedere i beni alle migliori condizioni, valutando le eventuali offerte. Sgomento e incertezza per i lavoratori di La7, compresi i tanti nomi noti arrivati nella campagna acquisti degli ultimi anni, anche se due volti importanti come Enrico Mentana e Gad Lerner si dicono tranquilli sulla salvaguardia della qualità del prodotto.

"Ora ci sono le condizioni per procedere alla cessione de La7 - afferma Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, in un'intervista rilasciata al quotidiano 'La Stampa' -. Non mi considero un editore, Telecom è una società che ha anche una televisione e che ha permesso a questa televisione di esprimersi con la massima libertà. Ora l'obiettivo del gruppo è dismettere questo asset, salvaguardando comunque il ruolo e la funzione de La7".

Secondo Bernabè, la dismissione degli asset nei media di Telecom richiede condizioni di massima trasparenza e la salvaguardia dei valori che La7 ha creato in questi anni: "Fino ad oggi non c'erano le condizioni per farlo, oggi ci sono. Poi io personalmente non ho mai svenduto nessun asset. All'Eni ho venduto 300 società e non ho avuto una polemica".

Nella giornata di ieri, Telecom ha anche diffuso i conti del primo trimestre che chiude con una crescita dell'utile del 10,4%, con ricavi per 7,39 miliardi (+4,5%). Risultati diversi per Telecom Italia Media, controllata con il 77,7% dalla casa madre, che ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 15,7 milioni di euro, che secondo l'azienda è dovuta all'incremento dei costi per l'arricchimento del palinsesto.

Del resto nell'ultimo periodo sono arrivati Serena Dandini, Sabina Guzzanti, Benedetta Parodi, Corrado Formigli e c'è grande attesa per il nuovo programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano.

Tra i potenziali acquirenti, il gruppo Espresso, che però ha smentito ogni trattativa, Urbano Cairo, titolare della Cairo Communication, e il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar. All'acquisto potrebbero essere interessati anche l'emiro del Qatar, patron di al Jazeera, il gruppo Bertelsmann e Diego Della Valle.

"Io non sono per nulla preoccupato dallo scenario - ha affermato Enrico Mentana, direttore del Tg di La7 -. Il venditore sicuramente inserirà tra i criteri di scelta dell'acquirente la salvaguardia della qualità e delle prospettive del canale".

"Anche io non sono preoccupato - gli fa eco Gad Lerner -, perché sono convinto che La7 ha conquistato un ruolo tale che può preludere solo ad uno sviluppo futuro". "Lavoriamo serenamente - commenta infine il direttore di rete, Paolo Ruffini - L'importante è avere un editore che crede nella buona tv".
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