Il CdA di Telecom Italia ha deciso di procedere alla vendita delle attività del settore media, con l'emittente La7 in testa. "Il Cda della controllata Ti Media ha dato il via a un'operazione di ristrutturazione societaria mediante separazione degli asset televisivi - si legge in una note ufficiale -, facendoli confluire in una società ad hoc".
Si apre ora, dunque, una fase in cui andranno definite le condizioni per cedere i beni alle migliori condizioni, valutando le eventuali offerte.
Sgomento e incertezza per i lavoratori di La7, compresi i tanti nomi noti arrivati nella campagna acquisti degli ultimi anni, anche se due volti importanti come Enrico Mentana e Gad Lerner si dicono tranquilli sulla salvaguardia della qualità del prodotto.
"Ora ci sono le condizioni per procedere alla cessione de La7 - afferma Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, in un'intervista rilasciata al quotidiano 'La Stampa' -. Non mi considero un editore, Telecom è una società che ha anche una televisione e che ha permesso a questa televisione di esprimersi con la massima libertà. Ora l'obiettivo del gruppo è dismettere questo asset, salvaguardando comunque il ruolo e la funzione de La7".
Secondo Bernabè, la dismissione degli asset nei media di Telecom richiede condizioni di massima trasparenza e la salvaguardia dei valori che La7 ha creato in questi anni: "Fino ad oggi non c'erano le condizioni per farlo, oggi ci sono. Poi io personalmente non ho mai svenduto nessun asset. All'Eni ho venduto 300 società e non ho avuto una polemica".
Nella giornata di ieri, Telecom ha anche diffuso i conti del primo trimestre che chiude con una crescita dell'utile del 10,4%, con ricavi per 7,39 miliardi (+4,5%). Risultati diversi per Telecom Italia Media, controllata con il 77,7% dalla casa madre, che ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 15,7 milioni di euro, che secondo l'azienda è dovuta all'incremento dei costi per l'arricchimento del palinsesto.
Del resto nell'ultimo periodo sono arrivati Serena Dandini, Sabina Guzzanti, Benedetta Parodi, Corrado Formigli e c'è grande attesa per il nuovo programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano.
Tra i potenziali acquirenti, il gruppo Espresso, che però ha smentito ogni trattativa, Urbano Cairo, titolare della Cairo Communication, e il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar. All'acquisto potrebbero essere interessati anche l'emiro del Qatar, patron di al Jazeera, il gruppo Bertelsmann e Diego Della Valle.
"Io non sono per nulla preoccupato dallo scenario - ha affermato Enrico Mentana, direttore del Tg di La7 -. Il venditore sicuramente inserirà tra i criteri di scelta dell'acquirente la salvaguardia della qualità e delle prospettive del canale".
"Anche io non sono preoccupato - gli fa eco Gad Lerner -, perché sono convinto che La7 ha conquistato un ruolo tale che può preludere solo ad uno sviluppo futuro". "Lavoriamo serenamente - commenta infine il direttore di rete, Paolo Ruffini - L'importante è avere un editore che crede nella buona tv".


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Telecom mette in vendita La7
L'azienda guidata da Franco Bernabè vende tutte le attività del settore media, a cominciare dall'emittente televisiva

10.05.2012 - Autore: Alessandro Pediconi