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Legami di sangue

Su Fox una nuova serie tv ideata dal creatore di Six Feet Under. Un nuovo modo di rivedere il sottile confine tra vita e "non morte"...

True Blood

19.05.2009 - Autore: Gianluigi Cacciotti
Ci eravamo spaventati con Dracula di Bram Stoker, siamo rimasti affascinati da Twilight… con “True Blood” ci abitueremo a considerare i vampiri come parte integrante della nostra società. Non un semplice serial fantasy, non una semplice opera televisiva, ma un tentativo di avvicinare il mondo fittizio dei succhiasangue a quello degli umani. Sovvertendo i canoni tradizionali.

Finora eravamo infatti abituati ad assistere a lotte di predominanza genetica come in “Buffy l’ammazzavampiri”, “Dal tramonto all’alba” o la trilogia di “Blade”.

A partire dalla letteratura invece si è avuto un processo di rielaborazione della figura vampiresca, un’esaltazione di quel ruolo misterioso quanto affascinante. Pioniere moderno di questo passaggio è la trilogia di Stephenie Morgan Meyer: “Twilight” (adattato per una trasposizione cinematografica da Melissa Rosenberg), “New Moon” ed “Eclipse”.

“True Blood” non fa altro che seguire la corrente del rinnovamento, del sentimentalismo tutto sangue e paletti, che grazie ad un brillante Alan Ball (già creatore di “Six Feet Under”) adatta la sua trama  sulla serie di romanzi “Southern Vampires” della scrittrice Charlaine Harris.

La serie, prodotta da HBO in associazione con la compagnia di produzione di Ball (chiamata Your Face Goes Here Entertainment), ha debuttato negli USA il 7 settembre 2008, dopo un’originalissima campagna di marketing virale, ispirata ad alcuni elementi comparsi negli scritti della Harris. Tramite lettere redatte in un codice antico, link telematici a artificiosi forum e blog di vampirismo, si è arrivati alla nascita di un fumetto, che fa da prequel a tutta la storia raccontata nel telefilm.

La vicenda ruota attorno a Sookie Stackhouse (Anna Paquin), una giovane cameriera che lavora al bar Merlotte di Bon Temps, piccola cittadina della Louisiana. Oltre a servire caffè e hot dog, la ragazza ha la straordinaria capacità (da lei definita un handicap) di leggere nella mente delle persone, precludendosi inevitabilmente qualsiasi rapporto umano. Un giorno però al locale si presenta Bill Compton (Stephen Moyer), vampiro ultracentenario intenzionato a iniziare una nuova vita, e Sookie non riesce a scorgere i pensieri che lo attanagliano.

Grazie all’invenzione del True Blood, un sangue sintetico che provvede alle necessità nutritive vampiresche, la convivenza tra questi e gli umani è ora possibile. Tra la ragazza e il misterioso straniero inizierà un’insolita relazione, messa in pericolo dai pregiudizi della comunità verso i succhiasangue. Tale integrazione verrà ulteriormente ostacolata da una serie di misteriosi omicidi sui quali Sookie si vedrà costretta ad indagare per dimostrare l’innocenza di Bill.

Gli episodi che compongono la prima serie di "True Blood" vanno in onda su Fox (canale 110 di Sky).



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