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Via libera a Sky digitale

La Commissione europea dà il via libera a Sky per partecipare alla prossima gara per l'assegnazione di frequenze digitali. E Mediaset già annuncia ricorso...

Sky sul Dtt

20.07.2010 - Autore: Francesco Benincasa
"C'é stato consenso". Queste le parole della commissaria Ue Viviane Reding ai giornalisti, che le chiedevano se la Commissione avesse approvato all'unanimità la proposta del collega Almunia sull'ingresso anticipato di Sky sul digitale terrestre. Un consenso che consegna a Sky le chiavi per un futuro accesso al digitale terrestre, consentendo all’emittente di partecipare alla prossima gara per l'assegnazione delle frequenze, alla luce delle "mutate condizioni di mercato" e a condizione che "le frequenze eventualmente ottenute da Sky siano utilizzate per trasmettere in chiaro", quindi senza offrire servizi a pagamento per qualche anno.

Almeno cinque anni di trasmissioni in chiaro e gratuite, questo il vincolo fissato dalla Commissione europea per consentire alla News Corp di partecipare alla gara per l'assegnazione delle frequenze multiplex senza attendere la data inizialmente prevista (stabilita nel 2003) del 2012. E l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, accoglie del tutto favorevolmente la decisione, confermando come “il mercato televisivo italiano abbia vissuto grandi cambiamenti negli ultimi anni”, e questo anche “grazie al costante impegno di Sky Italia nell'introdurre più concorrenza”.

Assolutamente sconcertata Mediaset, che già annuncia ricorso alla Corte di Giustizia Europea.
"Mediaset - si legge in una nota dell'azienda - è assolutamente sconcertata della decisione presa oggi dalla Commissione europea". E ancora:  “Con questa decisione si autorizza il monopolista della televisione satellitare e pay, non dimentichiamo che Sky detiene il 99,8% della pay tv satellitare e l'86% della tv a pagamento, a operare nel mercato free e lo si autorizza a entrare in possesso degli asset frequenziali già insufficienti per gli operatori attuali”.

Ora rimane solamente da sapere in quale data queste nuove frequenze verranno effettivamente assegnate, sicuri che nel frattempo le polemiche e le reazioni, in uno scenario del tutto particolare come è quello italiano, non si faranno certo attendere.
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