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La Regina degli Scacchi

Una storia di provincia, un film d'altri tempi, una grande attrice e un finale a sorpresa. Sono queste le caratteristiche di questa pellicola di Claudia Florio.

La regina degli scacchi

12.04.2007 - Autore: Leonardo Godano
di Claudia Florio, con Barbora Bobulova, Toni Bertorelli ed Ettore Bassi.   Una storia di provincia, un film daltri tempi, una grande attrice e un finale a sorpresa. Sono queste le caratteristiche di questa pellicola di Claudia Florio. Con un ritmo della narrazione di puro stampo letterario si muove questa storia che indaga i sottili meccanismi psicologici degli uomini. Ispirato ad un fatto realmente accaduto, la sceneggiatura ben intreccia le personali vicende dei personaggi con lamore della protagonista per gli scacchi.   Maria Adele (la bravissima Barbora Bobulova) è una ragazza di 17 anni che non ha amici e vive sola con il padre. Soffre in silenzio la recente scomparsa della madre. Il suo unico grande amore è per gli scacchi. Gioca via Internet, sfida nei bar cinque persone contemporaneamente, partecipa a tornei e vince tutti i suoi incontri. Durante una partita conosce Emilio un giornalista sportivo molto curioso. Lui le chiede unintervista e dopo un po di diffidenza lei accetta. Trai due nasce una forte amicizia. Ma ben presto Maria Adele scopre che Emilio non è un cronista sportivo ma bensì un giornalista che sta conducendo uninchiesta sulla pedofilia e ha buone ragioni per credere che Sterlizia, maestro di Scacchi di Maria Adele, ne sia coinvolto. Intanto la giovane Maria Adele trova in un baule una vecchia lettera indirizzata a sua madre, nella quale il padre si dice disposto ad adottare un figlio. Il pensiero di essere stata adottata si fa strada nella mente della ragazza che a quel punto si allontanerà da tutti alla ricerca di un passato oscuro ma che si rivelerà pieno di sorprese.   La pellicola scorre lenta come un romanzo russo. La regista usa le partite a scacchi per alternare e alzare il ritmo del film. Una fotografia sottotono e delle scenografie volutamente dimesse ben rappresentano lambiente di provincia delle marche. Ma il film che a volte stanca anche lo spettatore più attento si regge sulla bravura della sua protagonista, la slovacca Barbora Bobulova (Il principe di Homburg) che nonostante la differenza detà con il suo personaggio è molto credibile nel ruolo di un adolescente di provincia che non ha rapporti e vive solo di scacchi.