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Jennifer Beals

Da Flashdance a The L Word, passando per il cinema indipendente. Breve ritratto di una delle attrici più intriganti di Hollywood.

Jennifer Beals

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
Jennifer Beals è una delle attrici più eclettiche e originali di Hollywood. Nata il 19 Dicembre 1963 a Chicago, nell’Illinois, debutta nel cinema quasi casualmente. Lei stessa ha dichiarato che ai tempi di Flashdance(1983) venne letteralmente travolta dal successo. La pellicola racconta la storia di Alex Owens, giovane diciottenne bella e determinata, che di giorno lavora come operaia (saldatrice per la precisione) in una fabbrica e di notte fa la ballerina.

Diventato in breve un film culto (tanto che Nanni Moretti l’ha voluta nel ruolo cameo in Caro Diario, dove l’attore-regista non resiste alla tentazione di fermarla per strada: ‘Jennifer Beals, Jennifer Beals: quella di Flashdance?'), vinse all’epoca un Oscar per la colonna sonora e incassò in poche settimane cento milioni di dollari.  Nessuno si aspettava un tale risultato, tantomeno lei,  a quei tempi giovane universitaria senza esperienza. In ogni caso Jennifer preferì terminare gli studi intrapresi a Yale (laurea in lettere conseguita con il massimo dei voti), per poi dedicarsi al mestiere di attrice.

Sposata per 10 anni con il regista Alexandre Rockwell, Jennifer ha preferito lavorare nel circuito del cinema indipendente, il che può significare avere pochissimi mezzi a disposizione e magari neanche una sala trucco sul set. Rockwell l’ha voluta in quasi tutti i suoi film, incluso In the soup, che la madre di Jennifer co-finanziò avviando una seconda ipoteca sulla casa. Quarant’anni, molti film alle spalle, un secondo marito (l’imprenditore canadese Ken Dixon), al quarto mese di gravidanza, la nostra continua ad essere ‘perseguitata’ da Flashdance.

Per allontanarsi definitivamente dal personaggio ha deciso di approdare in televisione nel 2004 con una delle serie più innovative degli ultimi tempi, The L Word, in cui interpreta una direttrice di una galleria d’arte, lesbica. ‘E’ stato difficile abituarsi ai tempi della tv - ha dichiarato -, girare una serie lunga vuol dire entrare a far parte di una famiglia, ma adesso sono davvero soddisfatta’.

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