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PARDO D'ORO ALL'ITALIA

Ancora successi per il cinema italiano. Al festival internazionale di Locarno vince il film di Maurizio Sciarra "Alla rivoluzione sulla due cavalli". Polemiche e divisioni nella giuria per il verdetto finale.

Locarno

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Dopo 21 anni lItalia torna a vincere il Festival internazionale del Cinema di Locarno e, a pochi mesi di distanza dalla Palma dOro di Cannes a Nanni Moretti, un altro regista italiano torna a casa con un altro premio importante. Il Pardo dOro - un premio di 40.000 franchi da dividere fra il regista ed il produttore - è andato infatti al film di Maurizio Sciarra Alla rivoluzione sulla due cavalli, un road movie che racconta il viaggio di tre ragazzi diretti a Lisbona per festeggiare la Rivoluzione dei Garofani, la fine di una delle più lunghe dittature europee. Tutto bene, dunque? Niente affatto, perchè la 54ma edizione del Festival di Locarno si è chiusa tra molte polemiche e dissensi di alcuni giurati, in primisi lattrice Laura Morante. Il premio a Sciarra è arrivato dopo una lunga ed estenuante discussione allinterno della giuria, che alla fine si è trovata spaccata in due. Come hanno dichiarato alla conferenza stampa a chiusura del festival, la Morante e la regista francese Emilie Deleuze avrebbero preferito di gran lunga il film iraniano Delbaran di Abolzaf Jalili, a cui è andato comunque il Premio Speciale della Giuria. Una discussione che ha raggiunto toni aspri e culminata con luscita dellattrice americana Debra Winger che, per esprimere la sua protesta, ha preferito allontanarsi e andarsene. Quel che è certo e che Maurizio Sciarra - 46 anni e al suo secondo film dopo La stanza dello scirocco - non si è affatto curato delle polemiche che hanno caratterizzato il primo festival diretto da Irene Bignardi e daltronde il film è piaciuto a sei giurati su otto, in particolare al cileno Antonio Skarmeta. Ma non solo. Va detto che Alla rivoluzione sulla due cavalli torna in Italia con altri quattro premi complessivi. Oltre il Pardo dOro il film ha ottenuto il Pardo di bronzo per Andoni Gracia come migliore attore (altra scelta piuttosto contestata), il Prmio premio della giuria dei giovani e la menzione speciale della giuria CICAE, la confederazione internazionale del cinema darte e dessai europei. Quanto agli altri premi del Festival di Locarno, il Pardo d\'argento è andato a Love the hard way, una coproduzione Usa-Germania firmata da Peter Sehr e al film francese LAfrancè di Alain Gomis, mentre il Pardo di bronzo, premio speciale per la migliore attrice, è andato a Kim Ho Jung, interprete del film coreano Nabi (The butterfly) di Moon Seung-Wook. Da non dimenticare, inoltre, un altro successo italiano: Dervis, il film di Alberto Rondalli, ha ottenuto una menzione speciale nella sezione Cinema e gioventù. Al termine di questa edizione, comunque, va sottolineato anche il successo del film indiano Lagaan di Ashutosh Gowariker, che ha vinto il premio del pubblico: lungo più di tre ore e mezza, il film è un melò in forma di musical in cui un intero villaggio indiano sconfigge gli occupanti inglesi a cricket. Molto conteso tra i buyers internazionali, Lagaan è stato acquistato per lItalia da Mikado. Per vedere sugli schermi italiani il film vincitore di Locarno, distribuito dalla Lantìa, bisognerà invece aspettare il 2 novembre, data fissata già da tempo con una strategia ben precisa. Costato sette miliardi, di cui cinque sono stati elargiti dallo Stato grazie al fondo per il cinema italiano, Alla rivoluzione sulla due cavalli - interpretato da Andoni Gracia e Adriano Giannini, figlio di Giancarlo - è ambientato nellaprile del 1974, più precisamente nei giorni della Rivoluzione dei Garofani a Lisbona che ha messo fine alla lunghissima dittatura in Portogallo. Non ho niente contro il film di Sciarra - ha commentato Laura Morante - ma il film avrebbe fatto la sua strada anche senza i premi. Entusiasta, invece lo scrittore Antonio Skarmeta, che ha dichiarato: Il film, unavventura in cui tre giovani condividono le gioie della liberazione e del ritorno della democrazia in Portogallo anche attraverso il sesso, è allegro e ben lontano da tante opere noiose e ombelicali.  
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