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Cesare Zavattini

A cent'anni dalla nascita è più vivo che mai

Zavattini

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Il centenario della nascita del personaggio che contribuì ad illuminare gli italiani per le sue idee, opere e azioni viene celebrato in questi giorni. Numerose sono le manifestazioni legate all\'avvenimento. Inventore del Neorealismo, \"Za la mort, come Zavattini si firmava allinizio della carriera, e come veniva chiamato da chi lo amava, nasceva cento anni fa a Luzzara, luogo a cui è sempre rimasto affezionato nonostante i suoi successivi spostamenti. E proprio lEmilia Romagna è il fulcro della kermesse che si dipanano tra Luzzara, Reggio Emilia, Ravenna, Parma, Bologna e Cesena. Tra queste è da sottolineare la rassegna cinematografica itinerante che toccherà anche città come Parigi, Madrid e Lisbona, la mostra fotografica, costruita sui lavori dedicati a Luzzara da artisti del calibro di Paul Strand e Gianni Berengo Gardin e, infine, lesposizione dei suoi quadri allestita presso la sala Edison di Parma. Ma andiamo per ordine. Giornalista, scrittore, umorista, inventore di periodici popolari come Le grandi firme, nonché pittore, sceneggiatore di fumetti, film, programmi tv che hanno segnato la storia del cinema: la parabola umana e letteraria di Zavattini ha del prodigioso. E sembra racchiudere nelle date di vita e di morte (1902-1989) tutto un Novecento contraddittorio e complesso, lacerato da profonde trasformazioni, che Za visse sulla propria pelle. Culmina la sua fertilità creativa proprio con il suo lavoro nel cinema per le sale che gli permette di teorizzare e promuovere la sperimentazione di nuove forme filmiche: è regista tra l80 e l82 con il film La Veritàaaa, sua prima e unica regia, di cui è interprete oltre che sceneggiatore. E a questultima sua opera il maestro affida il messaggio morale e poetico di tutta una vita. Uomo dellavanguardia, fu legato indissolubilmente a quella stagione produttiva del neorealismo cinematografico che lo vide collaborare strettamente con Vittorio De Sica nella realizzazione di capolavori come Sciuscià (1946). Un personaggio che come pochi ha saputo attingere dalla matrice più autentica della realtà a noi circostante, rinnegando i canoni tradizionali e affidandosi alla modernità. Basti pernsare a quando nel79, durante unintervista, Za, con straordinaria lucidità riuscì a presagire ciò che sarebbe accaduto nel ventennio successivo: persino lavvento di un nuovo mezzo di comunicazione come Internet. Per lui la comunicazione era un valore, e cinema e tv erano un mezzo ottimale di diffusione del pensiero. Ma presagì che sarebbe arrrivato prima o poi un mezzo ancor più veloce e potente. Che si sarebbe chiamato Internet per lappunto. Il nome a lui era sconosciuto, ma qualsiasi fosse stato si sarebbe comunque battuto per lo strumento che favorisce meglio il trasmettersi del pensiero. Il futuro gli ha dato ragione .. E anche leditoria non si è scordata di rendere omaggio allautore, facendo uscire freschi di stampa il libro fotografico di Gianni Berengo Gardin Un paese 20 anni dopo e lautobiografia einaudiana di Zavattini.
FILM E PERSONE