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Briciole

Giovedi 20 gennaio Raiuno presenta 'Briciole', un film per la tv che racconta la storia di una ragazza che non voleva mangiare, della sua famiglia, della loro rinascita.

Briciole

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace
Ho paura...della vita’- dice Sandra. Una frase che accompagna un cammino lungo, un tunnel in cui il protagonista assoluto è il cibo, rifiutato, odiato, negato eppure sempre presente. Tra anoressia e bulimia (di grande impatto l’immagine della ragazza che mangia in modo famelico davanti allo specchio) 'Briciole', un tv movie per la regia di Ilaria Cirino, tratto dall’omonimo libro di Alessandra Arachi edito da Feltrinelli, racconta la storia di una ragazza e della sua famiglia. Su Raiuno, giovedi 20 gennaio alle 21.

Una famiglia. I genitori (Franco Castellano e Elisabetta Castellotti), sposati da ventanni, cominciano lentamente a distaccarsi. Una ragazza al culmine dell’adolescenza, Sandra (interpretata da Claudia Zanella), 18 anni, carina intelligente ed un amore ‘impossibile’ per un ragazzo, Saverio (interpretato da Gabriele Mainetti). La sorella maggiore Roberta (Francesca Figus) aggrappata quasi nevroticamente al fidanzato che spesso, forse troppo oppresso, si allontana. Stefania (Angelica De Salve), 9 anni, la più piccola, osservatrice, acuta, allegra che ad un tratto dice: ‘io non voglio crescere’ e bisogna comprenderla per forza, visto il mondo adulto che la circonda.

Storia di una profonda sofferenza, scene abbastanza crude, essenziali, realistiche. Racconta Claudia Zanella: ‘per interpretare il ruolo di Sandra sono dimagrita 7 chili. Mi è stato chiesto e l’ho fatto anche per scelta personale, per capire meglio. Mangiavo solo frutta, verdura e pesce. Naturalmente sono stata seguita da medici specializzati eppure, terminate le riprese, per 6/7 mesi ho avuto dei problemi a riprendere uno stile di vita sano. Il mio corpo si era disabituato al cibo...immaginate cosa può succedere alle ragazze malate per anni e anni’.

Presentata da Agostino Saccà in termini davvero entusiastici (‘un racconto intenso, appassionato, bellissimo. Questo film è una carezza a chi soffre di questo profondo disagio psichico’), questa fiction ha sicuramente il merito di essere molto attuale e di raccontare un dramma comune con tutta l’amarezza ma anche la forza necessaria a chi vuole combatterlo.

Un percorso difficile quello della guarigione ma non impossibile. Tante persone ogni giorno guariscono. Purtroppo sono altrettanto numerose quelle che si ammalano, senza distinzione di sesso (anche se la maggioranza resta femminile), di età, di stato sociale( preferite comunque le classi medio-alte). Questo film, delicato e crudo allo stesso tempo, può essere un modo per riflettere, sulla propria persona, sugli altri, sulla vita. Per non rifiutarla, per assaporarla, per imparare a gustarla, briciola dopo briciola...
 
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