Torino Film Festival 2014
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The Rover – La recensione da Torino

Guy Pearce e Robert Pattinson in un thriller post-apocalittico ben fatto ma non indimenticabile

The Rover

28.11.2014 - Autore: Marco Triolo
L'outback australiano, un futuro post-apocalittico, uomini ridotti a uccidersi e derubarsi a vicenda pur di sopravvivere. Sembra la trama di un episodio qualsiasi di Mad Max, ma è in realtà la premessa di The Rover, il nuovo film del regista di Animal Kingdom, David Michod. Assorbita la lezione di George Miller e di The Road di John Hillcoat, Michod gira un asciuttissimo thriller on the road con due ottimi protagonisti, Guy Pearce e un sorprendente Robert Pattinson, quasi totalmente privo di speranza e redenzione per tutti i suoi personaggi.

È curioso vedere come i cambiamenti climatici e il crollo delle economie mondiali abbiano soppiantato l'olocausto nucleare nell'immaginario collettivo. Ma, anche se le ragioni della catastrofe sono cambiate aggiornandosi alle paure odierne (paure ben più vicine e credibili della guerra atomica, nonché più imprevedibili e quindi terrificanti), l'iconografia è rimasta la stessa. Terre aride e desertiche, le vestigia della civiltà crollata e divorata da sabbia e polvere. Uno scenario western che ribalta però le premesse del genere madre: se il western prevedeva una società in crescendo e figure di uomini di legge che tentavano di portare l'ordine in territori vergini, il genere apocalittico vede un mondo in declino irreversibile, in cui l'ordine non può essere ricostituito e nemmeno i pochi rimasugli della legge possono nulla contro la violenza dilagante.

In The Rover c'è tutto questo: gli ultimi resti dell'esercito tentano di controllare la situazione in Australia, ma non ce la fanno. La violenza è all'ordine del giorno e tutti, compresi i personaggi più positivi, hanno alle spalle traumi e segreti sconvolgenti. C'è una scena in cui Guy Pearce sfodera tutta la sua bravura facendo una sorta di confessione che lascia di stucco. Il suo personaggio è silenzioso, all'apparenza distaccato, violento e metodico. Non c'è più posto per la compassione e l'empatia nei confronti dei propri simili. Pattinson, da parte sua, stupisce per come sia riuscito in pochi film a passare dal bel vampiro dannato e affascinante al ragazzotto subnormale che interpreta in The Rover. I due formano un'improbabile alleanza su una base talmente labile da funzionare solo in un mondo in cui la precarietà è la parola d'ordine.

Peccato che The Rover non vada più in là di un prodotto ben confezionato: le scene agghiaccianti non mancano, ma con un tocco di follia o rabbia in più sarebbe diventato un cult assoluto. Per fortuna il brusco colpo di scena finale è talmente bello da farci dimenticare i difetti del film.

In uscita il 4 dicembre, The Rover è distribuito in Italia da Koch Media.