Festival Roma 2014
NOTIZIE

Tre tocchi – La recensione da Roma

Il calcio come metafora della mascolinità contemporanea nell’ultimo film del regista romano
   

Marco Risi - Tre Tocchi

Marco Risi - Tre Tocchi

21.10.2014 - Autore: Alessia Laudati
Sei storie, sei mascolinità, un unico sogno; diventare attori. Marco Risi penetra nello spogliatoio sportivo, uno dei simulacri storici della mascolinità contemporanea, e racconta le aspre frustrazioni di un gruppo di aspiranti attori. Tre tocchi, titolo che fa riferimento alla triade di qualità calcistiche necessarie per definire un ottimo giocatore e valide anche per il mestiere della recitazione, perché pur sempre di performance si tratta, è un film tutto al maschile che indaga profondamente la precarietà di chi prova a fare delle propria passione un mestiere.
 
Gilles, Vincenzo, Leandro, Max, Antonio e Emiliano giocano nella stessa squadra di calcetto e aspirano a diventare attori professionisti. Però fuori dal campo da calcio ognuno è nemico dell’altro e lotta in solitudine per sconfiggere i demoni di un percorso spesso segnato da frustrazione e dolore. 
 
Marco Risi sceglie di attingere a piene mani nella propria esperienza personale: sono parzialmente vere le storie raccontate, com’è reale l'aspirante professione dei protagonisti che giocano con il regista nella formazione degli ItalianAttori, per redigere un film che prova a raccontare il lato oscuro della fama
 
L’obbiettivo risulta decisamente riuscito, e le ansie, le sconfitte e le paure dei sei protagonisti sono sufficientemente ben costruite da levare un po’ di patina dorata al mondo luccicante dello show business. Il film, tuttavia, non è solamente la narrazione di una ricerca esasperata della felicità. Tra le cartilagini del racconto, esiste una riflessione più ampia sulla condizione maschile contemporanea. che necessita di molto coraggio e di puntuale autocritica per essere raccontata con così tanta precisione. 
 
Tre tocchi è principalmente un film sugli di uomini oggi. Sulla loro condizione evanescente e sul dolore che in molti casi ne deriva. I calciatori di Risi sono spesso figure solitarie, violente, dalle relazioni deprimenti con le donne, precari nel lavoro, con negli occhi il miraggio del successo e nel cuore una falsa virilità. E’ probabilmente questa la chiave antropologica che rende questo piccolo film un gigante abbastanza audace da trattare con essenzialità temi sicuramente poco esplorati dal cinema italiano. 

In uscita il 13 novembre, Tre tocchi è distribuito da Ambi Pictures.