Festival Roma 2014
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Gli anni Ottanta, un periodo felice sulle note degli Spandau Ballet

La nostalgia, il modo migliore per viaggiare nel tempo secondo la regista di Spandau Ballet – Il film. Oggi nei cinema

22.10.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma (lo abbiamo recensito qui), Spandau Ballet - Il film: Soul Boys of the Western World si ferma per un paio di giorni nelle sale italiane. Film.it ne parla con George Hencken regista specializzata nel sottoporsi a lunghe sedute davanti a filmati di archivio "sparati in vena" per sedici ore al giorno. E' nato così il progetto sulla band: "Ho visionato cinquecento ore di materiale video - racconta la regista - L'idea di cui mi aveva parlato Steve Dagger, manager degli Spandau e produttore del progetto, era quella di accedere agli archivi video dei network televisivi di tutto il mondo. La missione era quella di mettere le mani su qualunque filmato mai andato in onda sulla band. Ci siamo riusciti, integrando anche filmati amatoriali girati dalla stessa band all'epoca. Alla fine ho comprato un quaderno e preso appunti mentre visionavo tutte quelle ore di girato". 

Per prima cosa vorrei chiederle del modo in cui ha trattato la rivalità tra Spandau Ballet e Duran Duran. Nel film ci viene mostrata una sequenza in cui si sfidano nel corso di un quiz televisivo. Non mi aspettavo si trattasse di una rivalità amichevole...
Era amichevole solo in superficie. La verità è che entrambe le band erano competitive. Ecco perché ho scelto quel filmato tra tutti gli altri. Si divertivano ma sotto sotto gli importava davvero vincere. Detto questo credo che non ci sia storia: guardate come sono invecchiati i Duran! Li guardi e pensi: "Oh mio Dio, cosa avete fatto?". Poi guardi gli Spandau e vedi che sono affascinanti come lo erano allora. Forse anche di più.
 
Come siete arrivati da cinquencento ore di materiale a una versione finale che dura meno di due ore? 
Gli archivi sono la mia passione: ritengo siano la cosa più vicina al viaggio nel tempo. Detto questo per me non è stato difficile: capisci immediatamente quali materiali scartare. Fai una selezione e tieni le cose più interessanti. Un primo montato durava dodici ore. A quel punto si è trattato di trovare soltanto i temi della storia che volevo sottolineare e allo stesso tempo inserire del materiale extra per contestualizzare e lasciare un commento sociale. In questo caso sugli anni Ottanta. 

Il film in effetti è un monumento di nostalgia verso gli anni Ottanta...
Be' personalmente non ho mai visto un film che racconta gli anni Ottanta allo stesso modo in cui li ho vissuti io. Passare dai Settanta agli Ottanta è stato come viaggiare nel futuro: d'un tratto la cultura pop in Inghilterra è cambiata, è diventata piena di entusiasmo. Prima, influenzati dai punk, pensavamo: "Non c'è futuro per noi. è finita". Improvvisamente abbiamo superato questo concetto e dicevamo: "Sì non c'è nessun futuro, ma non importa: ci godiamo il presente". 

Dal momento che il film non si sofferma troppo sulla loro fama leggendaria, quali erano gli elementi che voleva catturare dalla vita degli Spandau Ballet?
Quella dell'archetipo di una band: le storie delle band sono sempre storie d'amore. L'elemento che li unisce è lo stesso che li dividerà. Ecco dunque una storia di amicizia con momenti dolorosi. Volevo che l'audience accompagnasse cinque ragazzi che si conoscevano dalla scuola in un viaggio verso il successo, la perdita dell'amicizia e la riconciliazione. 

La regista George Hencken
 
Ricorda ancora la prima volta che ha ascoltato la loro musica?
Devo ammettere che non ero una fan, mi piaceva "True" però. Era una canzone bellissima, avevo quattordici anni quando è schizzata al primo posto nelle classifiche in Gran Bretagna.
 
Dunque da "non-fan" c'è stato un momento della lavorazione in cui improvvisamente ha provato una totale emozione davanti alla storia di questo gruppo?
Quando li ho convocati individualmente al montaggio. Li facevo entrare nella sala uno per uno, mostrando ad ognuno di loro alcune sequenze specifiche. E subito dopo, davanti alle loro emozioni, gli ho messo un microfono davanti alla faccia e ho preso il primo commento a caldo. 
 
Spandau Ballet - Il film è distribuito nei cinema da NEXO DIGITAL in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema solo il 21 e il 22 ottobre. Qui l'elenco delle sale