Festiva di Cannes 2018
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Vanessa Paradis produttrice di film porno, il thriller erotico rivive in Concorso a Cannes

L'attrice francese è la protagonista di Un couteau dans le coeur, thriller che strizza l'occhio a De Palma e Almodovar

18.05.2018 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
Vanessa Paradis nei panni di una produttrice di film porno per un pubblico omosessuale. Così la ritroviamo in Un couteau dans le coeur, uno degli ultimi film presentati in Concorso al Festival di Cannes. Sullo schermo la vediamo presa di mira da un serial killer che uccide piano piano tutti coloro coinvolti nel mondo della donna. Seducendoli, portandoli a letto e togliendo loro la vita. La sua arma letale? Un dildo da cui viene fuori una lama appuntita. 


Il film di Yann Gonzalez sembra più copia che omaggio al thriller sentimentale di Brian De Palma con una deriva che vorrebbe ricordare il cinema del primo Almodovar. Non ha lo spessore né dell'uno né dell'altro, ha comunque una protagonista credibile che riesce a dominare la scena nei panni di un personaggio al limite: alcolizzata, aggressiva e allo stesso tempo umana e fragile, con il cuore spezzato dopo essere stata lasciata dalla donna che ama. 
 
L'amore omosessuale minacciato da un serial killer all'interno dell'industria del porno alla fine degli anni Settanta: "volevo mostrare un'epoca in cui le persone si divertivano insieme, un periodo sparito con l'arrivo dell'AIDS - afferma il regista - Credo però che quell'epoca stia tornando: il film è ambientato nel passato, ma racconta emozioni e storie che sento attorno a me nelle nuove generazioni". 
 
In primo luogo musicista e soltanto dopo attrice, la Paradis arriva a Cannes affermando: "Non faccio tanti film, lavoro più nella musica, ero molto sorpresa che il regista mi avesse chiamato. Molti non mi conoscono come attrice né hanno visto i film che ho fatto. Direi dunque che ero quasi commossa". La quarantacinquenne Paradis va avanti parlando di "ruolo da sogno, un regalo che Yann Gonzalez mi ha fatto. Ho accettato subito, da attrice cerchi sempre personaggi ricchi e intensi". Secondo il regista la Paradis "è nata per recitare, vedi il suo volto sullo schermo e ti emozioni. E' un'icona ma certamente non si atteggia a tale". Prima delle riprese Gonzalez ha chiesto alla sua attrice di rivedere i film di Tarantino e De Palma per farsi un'idea sul tono del film: "Le ho mostrato Pulp Fiction e Blow Out. De Palma è il maestro assoluto quando si parla di thriller sentimentali, volevo ricreare quegli aspetti del suo cinema, quegli stessi colori". Non è affatto difficile notare come il film scimmiotti Omicidio a luci rosse, capolavoro che De Palma ha realizzato nel 1984. "Questa storia è ambientata nel 1979 - continua la Paradis - Ricreare il look del personaggio è stata una delle cose più belle: quegli stivali rossi, il suo cappotto di latex e soprattutto i capelli alla Blondie". 


 
Quando ritroveremo la Paradis sul grande schermo? Risposta: "Faccio musica quando voglio, per fare cinema devo però aspettare che qualcuno mi chiami con un'offerta. Fino ad ora più recito più mi piace. Dipende sempre da cosa mi offrono: se mi sento libera riesco a perdermi nel ruolo". Non sono poche le offerte cinematografiche che la Paradis ha rifiutato negli anni, ma l'attrice afferma: "Non ho rimpianti. Forse il rimpianto mi dura una settimana. Comunque anche quando non facevo i film, ho sempre fatto cose interessanti".