Festiva di Cannes 2014
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Top Ten: gli imperdibili di Cannes 67

Dieci titoli, da Cronenberg a Isao Takahata, da non lasciarsi sfuggire al Festival

Maps to the Stars - Robert Pattison

05.05.2014 - Autore: Marco Triolo
Manca poco più di una settimana alla partenza del Festival di Cannes e gli appassionati si saranno già fatti i propri elenchi dei film più attesi di questa edizione. Film.it interviene per dire la sua: ecco quali per noi sono le dieci anteprime più imperdibili di Cannes 67.



Whiplash di Damien Chazelle

Di cosa parla: Un giovane musicista lotta per diventare un grande batterista jazz sotto la tutela di un mentore spietato.
Perché è imperdibile: Perché ha vinto il Gran Premio della Giuria e il premio del pubblico per la categoria dramma al Sundance di quest'anno. Perché è interpretato da un veterano come J.K. Simmons e dall'astro nascente Miles Teller – presto nuovo Mr. Fantastic nel reboot dei Fantastici Quattro – ed è diretto da Damien Chazelle, un nome che si sta facendo rapidamente largo a suo modo nel mondo del cinema (ha scritto Il ricatto e The Last Exorcism – Liberaci dal male).



Grace di Monaco di Olivier Dahan

Di cosa parla: È la storia di Grace Kelly in un momento particolare della sua vita, quando stava decidendo se mollare del tutto la carriera di attrice per dedicarsi ventiquattr'ore su ventiquattro al suo nuovo ruolo di principessa di Monaco.
Perché è imperdibile: Al di là dell'interpretazione di Nicole Kidman, ci intriga perché i reali di Monaco lo hanno osteggiato con veemenza. Chissà cosa avrà progettato il regista Olivier Dahan di così scandaloso. Di certo sarà un'apertura di Festival all'insegna del glamour.



Maps to the Stars di David Cronenberg

Di cosa parla: La giovane Agatha Weiss è appena uscita da una clinica per alcuni episodi di piromania e torna dalla sua ricca e disfunzionale famiglia a Hollywood. Basti dire che la convivenza non sarà delle più serene...
Perché è imperdibile: Due parole, David Cronenberg. Altre due? Mia Wasikowska. Non vi basta ancora? È la seconda collaborazione di fila tra Cronenberg e Robert Pattinson: in Cosmopolis l'attore di Twilight interpretava un ruolo distaccato e non ci ha fatto realmente capire se abbia stoffa. Questa è la prova del fuoco.



Deux jours, une nuit di Jean-Pierre e Luc Dardenne

Di cosa parla: Sono i tempi della crisi e Sandra, moglie e lavoratrice, ha solo un weekend per convincere i suoi colleghi a tagliarsi i bonus per permetterle di tenere il posto di lavoro.
Perché è imperdibile: Una riflessione sui tempi che corrono fatta da due tra i più grandi registi europei. E poi c'è Marion Cotillard, una star sempre magnetica e convincente.



Leviathan di Andrey Zvyagintsev

Di cosa parla: Pur di impedire al sindaco corrotto del suo paesino sulla costa del mare di Barents di impossessarsi della sua terra e dell'impresa di famiglia, il carrozziere Nikolai si mette d'accordo con un amico avvocato di Mosca per screditarlo pubblicamente.
Perché è imperdibile: Il regista ha presentato Leviathan come una riscrittura moderna del Libro di Giobbe. Zvyagintsev ha già vinto il premio Un Certain Regard con il suo film precedente, Elena, e potrebbe essere un serio contendente alla Palma d'Oro.



Mr. Turner di Mike Leigh

Di cosa parla: La vita di J.M.W. Turner (1775 – 1851), artista britannico che diede nuovo peso alla pittura dei paesaggi.
Perché è imperdibile: Si tratta della nuova collaborazione tra Leigh e il suo attore feticcio Timothy Spall, dopo Dolce è la vita, Segreti e bugie, Topsy-Turvy e Tutto o niente. A quattro anni dal suo ultimo film, Another Year, Leigh ritorna a Cannes con ottime credenziali. Ha infatti già vinto la Palma d'Oro nel 1996 con Segreti e bugie ed è un habitué sulla Croisette.



Jimmy's Hall di Ken Loach

Di cosa parla: La storia vera di Jimmy Gralton, leader comunista irlandese deportato in USA durante gli anni Venti, e del suo ritorno in patria, dove un centro giovanile pensato come luogo di discussione ma anche di svago, mal visto da molti abitanti del paese.
Perché è imperdibile: Perché Ken Loach è sempre Ken Loach e quando tratta di attivismo politico non c'è nessuno come lui. E poi sarà bello vedere la sfida tra i due registi britannici Leigh e Loach, entrambi al Festival con un biopic. A questo aggiungiamo che forse Jimmy's Hall potrebbe essere l'ultimo film di Ken Loach.



Le meraviglie di Alice Rohrwacher

Di cosa parla: L'estate di quattro sorelle, rinchiuse in un mondo bucolico cucito loro addosso da un padre protettivo. Ma quel mondo è destinato a crollare molto presto.
Perché è imperdibile: Si tratta dell'unico film italiano in concorso, ma non è tanto questo. Alice Rohrwacher è una delle giovani voci più interessanti del nostro cinema, e già il Festival di Cannes se n'è accorto includendo il suo Corpo celeste nella Quinzaine des Réalisateurs all'edizione 2011, dove è stato lodato dalla critica.



Lost River di Ryan Gosling

Di cosa parla: Una madre single viene trascinata in un oscuro mondo criminale, mentre il suo figlio adolescente scopre la strada per una città sotterranea segreta.
Perché è imperdibile: Una trama criptica e un cast d'eccezione (Saoirse Ronan, Christina Hendricks, Eva Mendes) per il debutto alla regia di Ryan Gosling, che sembra voler evocare le atmosfere dei registi con cui ha lavorato, da Nicolas Winding Refn a Darek Cianfrance. Staremo a vedere cosa combinerà.



Kaguya-Hime No Monogatari di Isao Takahata

Di cosa parla: Un venditore di bamboo trova tra i rami una principessa minuscola. Quando cresce, cinque uomini le chiedono la mano e lei decide che sposerà solo chi saprà trovarle un regalo memorabile.
Perché è imperdibile: Dopo il ritiro di Hayao Miyazaki, rimane solo Isao Takahata a portare avanti la vecchia guardia dello Studio Ghibli. Ogni suo lavoro è diverso, unico, e sospettiamo che lo sarà anche questo.

Per saperne di più sul Festival di Cannes:
Il programma ufficiale del concorso e Un Certain Regard
Il programma della Quinzaine
Il programma della Settimana della Critica
La giuria