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Zootropolis - La nostra recensione

Gli animali parlanti della Disney stavolta sono in pericolo. Ma in un crime movie a tutti gli effetti, capace anche di divertire

19.02.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Mai sottovalutare la Disney! Una lezione che avremmo dovuto imparare, ma che spesso in molti sembrano tentati di disattendere, non fosse altro che per il gusto di andare controcorrente. Di certo, l'ultimo Zootropolis non consente molti dubbi in merito, visto che il prodotto finito, per quanto meno promosso o atteso di altri, sembra davvero uno dei più convincenti in circolazione, capace com'è di connettere generazioni e generi cinematografici differenti come unisce mondi e razze sullo schermo.



Niente da invidiare alla classica Topolinia, quanto a ricostruzione antropomorfa di una società animale, in un film che offre più di una piacevole sorpresa. Anche agli spettatori che dovessero scoprirlo senza saperne molto o aspettandosi una animazione classica o prevedibile. Si, certo, le caratterizzazioni vocali all'italiana non mancano - anche per la tendenza confermata a utilizzare star di primo livello (in questo caso Diego Abatantuono per il losco Finnick, Massimo Lopez per il leonino sindaco, Teresa Mannino per la sposINA Fru Fru o paolo Ruffini per l'hippie Yax) per dare visibilità al film - ma non ne esauriscono i meriti.



La coniglietta idealista Judy Hopps e il volpino 'disonesto per caso' Nick Wilde non hanno niente da invidiare alle coppie storiche del cinema, da Red e Toby ai protagonisti dei vari Buddy Movie, come questo film si presenta dichiaratamente. E non a caso, visto che l'azione che vediamo svilupparsi - pur tra gag e citazioni divertenti - è quella di una investigazione con tutti i crismi, mafiosi e depistaggi compresi. Quella del Padrino è più di un omaggio, vista la trasposizione perfetta di location e situazione, quella del matrimonio della figlia, pur intelligentemente colorata di toni completamente diversi e di giochi di parole geniali.

Non l'unica, ovviamente, per un film che rispetta anche questo tipo di aspettative, offrendo anche al pubblico più giovane un tourbillon di mondi colorati (Piazza Sahara, Little Rodentia, Savana centrale, Tundratown) nel quale ogni razza convive, e una lezione mai troppo ribadita: che i pregiudizi spesso vengono sfruttati ad arte da chi vuole scaricare le responsabilità proprie su altri… Come al solito, insomma, la società raccontata da Disney è insieme una rappresentazione e un modello ideale, e non a caso il titolo originale Zootopia richiama la mitica e irrealizzata Utopia di Tommaso Moro. Anche se almeno in un caso - quello degli irresistibili bradipi della motorizzazione - non vorremmo mai che si mettesse rimedio a certi difetti fin troppo 'umani'!



Ma forse la morale più moderna del film è quella che risuona fino nella canzone, la "Try everything" di Shakira - rappresentata anche in versione 'Gazelle' - che esorta tutti a provarci, e continuare a farlo, per realizzare i propri sogni. Non come in una favola, una delle tante messe in scena con personaggi di fantasia o 'per bambini', ma grazie al lavoro, all'impegno, anche a costo di resistere al nonnismo di bufali e cinghiali, a diventare persone, vere, anche se nascoste da pelo e piume, forse proprio grazie alle durezze della vita, colorate ma non nascoste.


Zootropolis è attualmente disponibile in DVD, Blu-Ray 3D e Blu Ray distribuito da The Walt Disney Company.