Weekend di Andrew Haigh è esplicito, duro e ci racconta una storia d’amore a partire da premesse diametralmente opposte a quegli ingredienti che ci sembrano conosciuti come base perfetta della nascita di un sentimento. Prima di tutto il tempo. E invece Weekend di tempo ne ha poco, per scelta narrativa, e perché dopo i primi cinque minuti i protagonisti hanno già consumato un amplesso senza cuore, ma pieno di passione.
Leggi anche: 45 anni - La nostra recensione
Il film ci mostra i turbamenti, le paure, i condizionamenti di due personaggi che vivono le relazioni con il peso di uno status personale che non è ancora pienamente risolto per entrambi. La trama del resto è semplice: Russell (Tom Cullen) e Glen (Chris New) si incontrano in un club gay di Nottingham. La loro connessione potrebbe finire lì, con una notte di passione, e invece i due cominciano a parlarsi, a stare insieme, a raccontarsi, tra le difficoltà del primo nell’accettare la propria condizione di omosessuale e le resistenze del secondo a voler pensare ad una possibile relazione. In mezzo dialoghi e scene di sesso esplicite, c'è il respiro della macchina da presa costante sui due protagonisti, tanto che spesso ci sembra di essere dentro un documentario di osservazione sulla quotidianità intensa di un’interazione che cresce e cambia sotto i nostri occhi.
E il film – diretto dall’acclamato regista di 45 anni - ha il pregio di rappresentare un’ampia gamma di emozioni, avvenimenti, ostacoli, facendoli oscillare e mutare sotto i nostri occhi in uno spazio filmico che è ristretto ai due giorni. Così come è avvenuto per la pellicola con Charlotte Rampling il regista britannico si conferma maestro nel ricostruire l’intimità di una coppia e da lì far nascere una serie di sfumature contrastanti.
Alla fine, anche per la storia di Russell e Glenn, che in un mix di crudezza, droghe e solitudini, finiranno per volersi un po’ di bene, gli intrusi in questo ritratto naturale di umanità viva ci sentiamo ancora una volta noi.
Weekend è distribuito da Teodora Film.
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Il film ci mostra i turbamenti, le paure, i condizionamenti di due personaggi che vivono le relazioni con il peso di uno status personale che non è ancora pienamente risolto per entrambi. La trama del resto è semplice: Russell (Tom Cullen) e Glen (Chris New) si incontrano in un club gay di Nottingham. La loro connessione potrebbe finire lì, con una notte di passione, e invece i due cominciano a parlarsi, a stare insieme, a raccontarsi, tra le difficoltà del primo nell’accettare la propria condizione di omosessuale e le resistenze del secondo a voler pensare ad una possibile relazione. In mezzo dialoghi e scene di sesso esplicite, c'è il respiro della macchina da presa costante sui due protagonisti, tanto che spesso ci sembra di essere dentro un documentario di osservazione sulla quotidianità intensa di un’interazione che cresce e cambia sotto i nostri occhi.
E il film – diretto dall’acclamato regista di 45 anni - ha il pregio di rappresentare un’ampia gamma di emozioni, avvenimenti, ostacoli, facendoli oscillare e mutare sotto i nostri occhi in uno spazio filmico che è ristretto ai due giorni. Così come è avvenuto per la pellicola con Charlotte Rampling il regista britannico si conferma maestro nel ricostruire l’intimità di una coppia e da lì far nascere una serie di sfumature contrastanti.
Alla fine, anche per la storia di Russell e Glenn, che in un mix di crudezza, droghe e solitudini, finiranno per volersi un po’ di bene, gli intrusi in questo ritratto naturale di umanità viva ci sentiamo ancora una volta noi.
Weekend è distribuito da Teodora Film.
