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Le regole del caos - La nostra recensione

Alan Rickman porta Kate Winslet alla Corte di Francia, tra sabotaggi e divertenti anacronismi

03.06.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Negli ultimi anni, per il grande pubblico, Alan Rickman è stato soprattutto Severus Piton, l'ambiguo professore di Pozioni e di Difesa contro le Arti Oscure di Hogwarts nella saga di Harry Potter, ma la sua carriera annovera decine e decine di interpretazioni, e persino una regia, de L'ospite d'inverno el 1997. Oggi torna dietro la macchina da presa per una commedia in costume nella quale si ritaglia il ruolo di Luigi XIV.



E il risultato è qualcosa di molto vario, e decisamente imprevisto. Una commedia romantica tutta giocata sul rapporto para professionale tra la Sabine De Barra di Kate Winslet e l'André Le Nôtre di Matthias Schoenaerts (al Festival di Toronto anche nel più convincente The Drop in un ruolo molto più duro), sullo sfondo dei più classici e prevedibili intrighi e affettazioni della corte francese tra il secolo XVII e XVIII.

Film di chiusura del Festival di Toronto, questo Le regole del gioco presenta dei difetti, qualche confusione e qualche falla nell'equilibrio complessivo, soprattutto a livello di sceneggiatura. Che non affossano però questo anomalo film in costume, moderno. Una apologia mascherata, nel vero senso della parola, nella quale si gioca con i broccati per raccontare qualcosa di più.

E non parliamo della prevedibile storia d'amore, ma della figura di una donna tanto intraprendente e risoluta, una sorta di antesignana di un cambiamento nell'approccio maschilista al lavoro e alla vita che a volte ancora emerge nei campi più insospettati. Evidentemente Rickman teneva a che questa (sotto)trama non sfuggisse al pubblico, distratto dalla cura visiva di una messa in scena più 'dipinta' che scenografata a volte…

Poco credibile come rievocazione storica e piuttosto 'semplice' dal punto di vista registico, Le regole del caos regala bei momenti nei suoi attori e una parentesi davvero sopra la media nell'incontro tra il Re e la responsabile della costruzione del suo giardino a Versailles in una parentesi segreta, nella quale tutto sembra possibile, anche che gli dei diventino umani. Complessivamente gradevole e mai involontariamente macchiettistico, il film ha proprio nel suo essere ibrido un buon punto a suo favore - nell'accettarne lo spirito - che supera le perplessità sollevate dal tentativo di inserire una parentesi drammatica (necessaria alla dinamica narrativa) e fa pensare a moderne versioni dello shakespeariano Molto rumore per nulla.


Le regole del Caos, in sala dal 4 giugno 2015, è distribuito da Eagle Pictures

Per saperne di più:
Il trailer del film







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