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Vi presento i nostri - La recensione

Il terzo capitolo della battaglia tra Ben Stiller e Robert De Niro ripropone schemi comici già conosciuti ma regala al pubblico un prodotto migliore rispetto al secondo episodio

Vi presento i nostri - Ben Stiller e Robert De Niro

15.01.2011 - Autore: Adriano Ercolani
Il passaggio di consegne tra Jay Roach, regista di “Ti presento i miei” e “Mi presenti i tuoi?” e Paul Weitz, arrivato al timone di questo terzo “Vi presento i nostri”, consente al franchise di assestarsi su altre coordinate rispetto a quelle proposte in precedenza. Il regista newyorkese infatti, pur proponendo ampiamente la comicità mainstream che ha decretato il successo dei precedenti episodi, imposta il ritmo della vicenda e la candela delle scene secondo le coordinate della commedia più sofisticata.

Paul Weitz dirige Robert De Niro sul set di Vi presento i nostri

Questo cambio di registro piuttosto evidente si rivela interessante ma non ben calibrato: nella prima parte il film infatti soffre pesantemente di una staticità che ne blocca l’efficacia. Procede lento e molto poco divertente fin quando deve assestare con precisione quali sono i meccanismi narrativi che dovranno essere sciolti nella seconda metà. A quel punto l’azione è innescata e “Vi presento i nostri” acquista verve e diventa un prodotto di intrattenimento decisamente divertente. Certo, alcune scene sono piazzate un po’ a casaccio ed onestamente personaggi di contorno come il Bernie Fotter interpretato da un impacciato Dustin Hoffman poteva essere meglio delineato, però nel complesso il crescendo di situazioni strampalate e di gag funziona a dovere, e il lungometraggio migliora sensibilmente.

Dustin Hoffman e Barbra Streisand ritornano in Vi presento i nostri

L’apporto principale di Weitz rimane poi la direzione molto precisa degli attori principali: Robert De Niro risulta tirato a lucido rispetto alle sue ultime,  inquietanti apparizioni sul grande schermo, e in questo film gigioneggia in modo più controllato rispetto al precedente. A risentire però in maniera più convincente dell’attenzione del regista per la recitazione è Ben Stiller: la sua prova è infatti composta, senza sbavature istrioniche, e dimostra che l’attore può trovarsi perfettamente a suo agio anche in ruoli più “adulti” come quello di un comune padre di famiglia. A parte il già citato Dustin Hoffman, anche gli attori di contorno lavorano con competenza, in particolar modo Blythe Danner e Teri Polo. Tra le “new entry” vale la pena poi citare la bellezza di Jessica Alba ed in ruoli più piccoli Laura Dern e Harvey Keitel, che si concede un battibecco con De Niro di prelibato (e per noi vagamente malinconico) sapore cinefilo.

Ben Stiller, Owen Wilson, Robert De Niro e Harvey Keitel in una sequenza di Vi presento i nostri

Rispetto allo sgangherato “Mi presenti i tuoi?” questo terzo capitolo della tormentata saga famigliare dei Fotter si presenta come un discreto passo avanti: pur non brillando per originalità questo prodotto possiede un crescendo comico efficace, e garantisce al pubblico intrattenimento leggero che però tutto sommato si lascia apprezzare.  

La pellicola è distribuita nelle sale dalla Universal Pictures

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