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Un'ottima annata

Riley Scott conferma una tendenza che negli ultimi anni lo ha portato a dirigere opere più contenute e forse personali dopo l'aver affrontato progetti di grande portata

A Good Year

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
   

 

Reduce dal cocente insuccesso economico del pur valido – almeno a livello visivo – “Le crociate” (Kingdom of Heaven, 2004), Ridley Scott conferma una tendenza che negli ultimi anni lo ha portato a dirigere opere più contenute e forse personali dopo l’aver affrontato progetti di grande portata. Era già successo con il sottovalutato “Il genio della truffa” (Matchstick Men, 2003), che seguiva il kolossal di guerra “Black Hawk Down” (id., 2001).

 

Lungometraggio decisamente minore nella filmografia di Ridley Scott, “Un’ottima annata” compensa una prima parte decisamente insufficiente con una seconda più coerente e affascinante, anche se dotata di una certa furbizia. Un prodotto da gustare senza troppe pretese, tentando di dimenticare che il cineasta britannico è capace di realizzare ben altro cinema…