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Thermae Romae - La nostra recensione

Finalmente ci tuffiamo anche noi nelle acque del tempo, come i personaggi presentati in questa strana fantasia giapponese

Thermae Romae

30.06.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Son due anni che si parla di Thermae Romae, una sorpresa del Sol Levante arrivata dalle nostre parti grazie ai rumors della rete e soprattutto alla programmazione di festival molto specifici (dal Far East di Udine al Lucca Comics & Games del 2012), ma nonostante sia stato girato a Cinecitta' e segni un divertito e originale ritorno a un Peplum cui non eravamo piu' abituati, il film arriva in sala solo oggi, grazie alla Tucker Film.



Eppure il fenomeno nasce dalla pubblicazione dei sei volumi del manga originario nel 2008 e passa - nell'inizio del 2012 - da un anime in tre episodi, tutte forme piuttosto coerenti tra loro nella rappresentazione della vicenda dell'architetto romano Lucius Modestus. Costruttore di terme dei tempi dell'Imperatore Adriano, e' lui al centro della storia inventata da Mari Yamazaki, autrice che ha vissuto a lungo in Italia potendosi cosi' documentare 'di prima mano' per i viaggi del tempo che ci conducono avanti e indietro tra l'Antica Roma e il moderno Giappone, sempre attraversando canali, vasche, piscine, sanitari di ogni tipo.

Geniale - per quanto privo di spiegazione (ma importa davvero?) - come surrogato delle piu' classiche macchine del tempo, e perfettamente in linea con il tono ironico e surreale di tutta la vicenda. Ad accrescere il senso di straniamento - e italianita' (probabilmente a beneficio del pubblico nazionale, gia' confortato dalla presenza di molti 'romani' dagli occhi a mandorla) - degli imprevedibili intermezzi operistici, che se da un lato rimandano al 'simbolo' Pavarotti dall'altra ricordano fortissimamente i cori dei Monty Python o le pubblicita' degli Squallor.



Le tecnologie del Sol Levante sono all'avanguardia per molti dei nostri bagni pubblici, figuriamoci per le Terme dell'epoca. Ma dalle docce ai succhi di frutta, dagli affreschi al customer care, vedere le gag che lo scontro culturale e temporale del quale e' vittima Modestus supera i criteri di analisi cinematografica mera. Questo non significa che il film non sia meritorio in se', anzi. Per quanto sconti l'origine cartacea e episodica, e abusi di viaggi e 'ispirazioni' nella sua parte centrale, venendone rallentata, lo sviluppo equilibrato della storia mostra sempre piu' coerenza nel presentare il legame tra i due universi e una serie di gag che non perdono freschezza.

Ovviamente la costruzione e' strumentale, e mirata a portarci a una conclusione che forza la somiglianza tra presente e passato, abbandonando il nonsense e la naivte che ci avevano accompagnato per quasi due ore. Ma vale la pena dimenticare i pregiudizi: quelli nei confronti del genere, di una cinematografia lontana e spesso letta in maniera caricaturale, ma anche quelli da patiti di anime e manga… e prepararsi a un riuscito melange, che ha gia' un seguito che e' quasi un road movie.


Thermae Romae, in uscita il 26 giugno, e' distribuito dalla Tucker Film

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